Achille Barbaro (Crema, 10 dicembre 1910[1] – Milano, 26 gennaio 1959[1]) è stato uno scultore e docente italiano.
Testa di bambina, 1938 (Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo)
Biografia
Studiò all'Accademia di Brera sotto la guida di Adolfo Wildt e Francesco Messina. A Brera insegnò Ornato come supplente, fino ad ottenere la cattedra di Ceramica a Faenza e poi a Modena. Nel 1957 ottenne dallo Stato italiano un brevetto a seguito di alcune ricerche su materiali plastici. Morì suicida a Milano nel 1959[2].
Esposizioni e premi
Nel 1940 vinse, con l'opera Giovane italiana, il premio Saverio Fumagalli indetto dall'Accademia di Brera[3]; a partire da quell'anno tenne numerose personali a Milano. Durante la seconda guerra mondiale venne internato ad Herzogenbuchsee, dove partecipò alla mostra degli artisti internati insieme all'amico e concittadino Carlo Martini[4]. Partecipò inoltre alla Triennale del 1954[2][5].
Opere in musei e collezioni
Sculture di Barbaro sono conservate a Milano, nella Galleria d'arte moderna[6], presso le Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo[7][8] e nel Palazzo Arcivescovile[2].
Una notevole quantità di sculture e disegni è inoltre conservata al Museo civico di Crema e del Cremasco[2][9].
Un filone piuttosto prolifico della produzione di Barbaro fu quello funerario: suoi lavori si trovano al Cimitero Monumentale di Milano e nei cimiteri di Crema ed Abbiategrasso[2].
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