Francesco Sozzi (Palermo, 26 maggio1732 – Palermo, 1795) è stato un pittoreitaliano, attivo nella seconda metà del XVIII secolo in Sicilia. Fu il primo direttore dell'Accademia di belle arti di Palermo.
Biografia
Figlio di Olivio Sozzi e Caterina Cappello, fu allievo del padre che lo introdusse negli ambienti palermitani.
Seguì però lo stile del cognato Vito D'Anna che, intorno al 1751, tornando dal suo viaggio a Roma, aveva importato in Sicilia i modi cromatici e compositivi rococò di Corrado Giaquinto.[1][2]
Ebbe ruoli di compartecipe alle commissioni sia del padre che del cognato, le cui botteghe operavano in Sicilia.[2]
Francesco Sozzi si distingue per la sua maniera delicata, sofisticata ed elegante.[1]
Le sue opere principali sono Le Quattro Stagioni, ciclo di affreschi a Palazzo Isnello, e l'Allegoria della Saggezza, nella Biblioteca di Palazzo Alliata di Pietratagliata.
Affreschi e pale d'altare
Agrigento e provincia
1777, Santi Vescovi agrigentini, Palazzo Arcivescovile di Agrigento.
1783, Vergine Addolorata, olio su tela, opera custodita nel duomo di San Pancrazio di Canicattì.
Catania e provincia
Trionfo della Virtù, 1766, affresco, chiesa di Santa Chiara di Catania.
Virtù, affreschi nei peducci della cupola della chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata di Catania.[4][5]
San Francesco d'Assisi, olio su tela, chiesa di San Francesco di Paola di Militello in Val di Catania.
Santa Chiara e l'Eterno, olio su tela, chiesa di San Francesco di Paola di Militello in Val di Catania.
Gesù appare a Santa Chiara e alla regina Elena d'Ungheria monaca, olio su tela, chiesa di San Francesco di Paola di Militello in Val di Catania.
Enna e provincia
1783, Incredulità di San Tommaso, Regia Cappella Palatina - duomo di Santa Maria Maggiore di Calascibetta.
1783, Madonna, Regia Cappella Palatina - duomo di Santa Maria Maggiore di Calascibetta.
1783, Sacra Conversazione, Regia Cappella Palatina - duomo di Santa Maria Maggiore di Calascibetta.
1783, Santo Angelo Custode, Regia Cappella Palatina - duomo di Santa Maria Maggiore di Calascibetta.
1783, Il Gran Conte Ruggero e la città di Calascibetta, opera custodita nella sacrestia della Regia Cappella Palatina - duomo di Santa Maria Maggiore di Calascibetta.
1783, Ritratto di monsignor Alfonso Airoldi, arcivescovo di Eraclea e Gran Priore di Sant'Andrea di Piazza Armerina, Giudice del Tribunale dell'Apostolica Legazia, marchese di Santa Colomba, Ordinario della Fedelissima e Vittoriosa Città di Calascibetta, olio su tela, attribuzione, opera custodita nella Regia Cappella Palatina di Calascibetta.
Palermo e provincia
Le Quattro Stagioni, 1760, affreschi dell'omonimo salone a Palazzo Isnello di Palermo.
Allegoria della Saggezza, 1762, affresco della Biblioteca di Palazzo Alliata di Pietratagliata di Palermo.
In collaborazione
Figure femminili allegoriche, 1754, decorazioni a fresco, chiesa di San Matteo al Cassaro, Palermo. In collaborazione con Vito D'Anna.
Scene di vita di Santa Caterina d'Alessandria e Figure allegoriche, 1769, affreschi del sottocoro, chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, Palermo. In collaborazione con Alessandro D'Anna.
Le Virtù teologiche del Principe, 1762, affresco del Salone Rosso a Palazzo Alliata di Pietratagliata. Palermo. In collaborazione con Vito D'Anna.[6]
Bozzetti e disegni
Allegoria della Primavera, inchiostro su carta, Palazzo Abatellis, Palermo. Utilizzato con qualche variante nel 1760 per la realizzazione dell'affresco dell'Estate, nel Salone delle Quattro Stagioni di Palazzo Isnello a Palermo.
Gloria di Santa Caterina, inchiostro su carta, Palazzo Abatellis, Palermo. Bozzetto per l'affresco realizzato nel 1769 nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Palermo.
La Temperanza, inchiostro e biacca, Palazzo Abatellis, Palermo. Disegno preparatorio per l'affresco della cupola della chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata dell'Ordine dei frati minori conventuali di Catania.
Attribuzioni incerte
Allegoria della Casata Isnello, 1760, affresco della volta di un salottino di Palazzo Isnello, Palermo.
Sant'Agata, inchiostro e biacca. Disegno preparatorio per una tela di Olivio Sozzi destinata alla chiesa di Santa Maria Latina ad Agira. Attribuzione incerta: Olivio o Francesco Sozzi. Palermo, Palazzo Abatellis.[2]
Note
A. Gallo, manoscritto, Secolo XIX.
Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
Agatino Sozzi[collegamento interrotto]. Archivio biografico del Comune di Palermo. URL consultato il 5 febbraio 2010
Citti Siracusano rileva che nella Guida alle Chiese di Catania (Giuseppe Rasà Napoli, Tringale Editore, Catania, 1984) l'opera è stata attribuita erroneamente a Olivio Sozzi. La notizia è confermata da altre fonti.
Ulrich Thieme, Felix Becker, Frederick Charles Willis, Hans Vollmer (a cura di). Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, volume XXXI. Lipsia, E.A. Seemann, 1950, pp 316.
Citti Siracusano. La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
Giuliano Briganti (a cura di). La Pittura in Italia. Il Settecento (tomo 2). Milano, Electa, 1990. ISBN 978-88-435-3279-7
Angheli Zalapi, Melo Minnella. Paläste auf Sizilien. Colonia, Könemann, 2000, pp 92. ISBN 3-8290-2117-8
Mariny Guttilla. Mirabile artificio. Pittura religiosa in Sicilia dal XV al XIX secolo. Palermo, Kalos, 2006.
Gaetano Bongiovanni, Note sulla decorazione pittorica della chiesa e della sacrestia, in Restauri nella chiesa di San Francesco di Paola di Palermo, Palermo 2015, pp. 19-32.
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