Alfredo Zanellato (Mesola, 8 aprile 1931 – Lagosanto, 5 maggio 2021[1]) è stato un pittore e scultore italiano.
Studia disegno presso l'Istituto artistico di Adria.
Tiene la sua prima mostra nel 1957 a Mesola. Due anni dopo, allestisce una personale a Ferrara, grazie all'amica nonché mentore Mimì Quilici Buzzacchi.[2]
Nel 1962 ottiene un prestigioso riconoscimento per una gara bandita dalla Columbia University. Questo fatto permette all'artista di esporre non solo nelle città più importanti americane, ma anche a Parigi, Mosca e Varsavia.[3]
Fra i critici che hanno apprezzato lo stile dell'autore, si ricordano i numerosi interventi positivi redatti da Raffaele De Grada, Marcello Venturoli e da Cesare Zavattini.[4][5]
I suoi soggetti più famosi sono le sedie, oggetti che rimandano al passato «impagliato e di un tempo perduto».[6]
Nel 2018 Mesola organizza una mostra antologica presso il castello omonimo per celebrare la carriera illustre di Zanellato. Il pittore ha donato un'opera come gesto di ringraziamento al comune.[7]
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