Alvise Casella (Pordenone, 1525 circa – Pordenone, 1590 circa) è stato uno scultore italiano.
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Proveniente da una famiglia di origine svizzera (suo padre Donato era originario di Carona), Alvise Casella era figlio d'arte (il padre e suo maestro, Donato, era abbastanza noto in Friuli[1]), lavorò a lungo con il fratello Giacomo nella bottega del padre, del quale, alla sua morte, raccolse l'eredità portando avanti la bottega e alcuni lavori, fra i quali - in un periodo compreso fra il 1553 e il 1561 - le decorazioni degli interni della chiesa parrocchiale di Castelnovo del Friuli, oggi in parte conservate al Museo diocesano di Pordenone[2]. Fra queste opere si segnala una statua di San Nicolò[3], che secondo Caterina Furlan ricorda lo stile de Il Pordenone[4] e testimonia il suo studio dell'opera di Michelangelo Buonarroti[5].
Il suo stile, da quel che è possibile apprendere dagli angeli (1558-1559) che circondavano il fonte battesimale della chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Rorai Grande, era tuttavia più manierista di quello del padre.
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