Anselmo Bucci (Fossombrone, 25 maggio 1887 – Monza, 19 novembre 1955) è stato un pittore, incisore, scrittore e designer italiano, fra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento nel 1922 a Milano[1].
Biografia
Nasce a Fossombrone (PU) il 25 maggio 1887. Figlio secondogenito di Achille Muzio e Sestilia Chiavarelli, fratello di Giovanni, scrittore, segue la famiglia nel Veneto, a Cittadella, dove compie gli studi liceali a Venezia e inizia a dedicarsi alla pittura. Il fratello Giovanni intuisce subito il suo talento artistico e lo appoggia materialmente e spiritualmente nei momenti meno felici.
Nel 1905 è in Lombardia, conosce Boccioni e segue i corsi dell'Accademia di Brera di Milano, ma risiede a Monza dove si lega al gruppo di artisti che fino al 1909 vi danno vita al Coenobium. È amico di Dudreville e con lui, nel 1906, si reca a Parigi. Qui si dedica all'incisione e conosce i principali artisti presenti nella capitale francese.
Viaggia ancora prima di rientrare in patria nel 1914; si arruola volontario nel Battaglione lombardo ciclisti.
Nel dopoguerra ha molte mostre che lo fanno conoscere e gli procurano l'invito alla Biennale di Venezia del 1920. Aderisce a Novecento, ma dal 1925 tende a distaccarsi dal gruppo per affiancare all'attività di artista quella di giornalista e di scrittore.
Nel 1930 vince il premio Viareggio con il volume Il pittore volante.
Si dedica anche all'arredo dei grandi piroscafi degli anni '30, pur continuando a prendere parte a mostre internazionali.
Nel 1943 i bombardamenti su Milano gli distruggono lo studio e l'artista si trasferisce nella casa paterna di Monza.
Negli anni 1949-1950, partecipa alla costituzione dell'importante collezione Verzocchi, sul tema del lavoro, inviando, con un autoritratto, Il ponte sul Metauro; la Collezione oggi è conservata nella Pinacoteca Civica di Forlì.
Gli ultimi suoi anni sono segnati da un progressivo isolamento.
Muore a Monza nel 1955. Riposa nel Cimitero urbano[2].
La sua città natale, Fossombrone, conserva nella Quadreria Cesarini un consistente corpus di suoi dipinti delle varie fasi e maniere pittoriche.
Premi e onorificenze
1914 – Medaglia d'argento per l'incisione
1927 – Medaglia d'oro per la Pubblica Istruzione
1930 – Premio Viareggio con Il pittore volanteex aequo con Lorenzo Viani[3]
1930 – Medaglia d'argento al Salon des Artistes françaises
1949 – Primo premio all'Angelicum per arte sacra
Opere Principali
Letteratura
Croquis du Front Italien, Parigi, D'Alignan, 1917
Marina a terra, Milano, Alfieri & Lacroix, 1918
Finis Austriae, Cartella di dodici litografie, cm. 50 × 70, Milano, Alfieri & Lacroix, 1918
Il pittore volante, Milano, Ceschina, 1930
Paris qui bouge, Milano, Hoepli, 1938
Il libro della Bigia: grembiulini neri e bianchi: racconti, Milano, Garzanti, 1942
Marinai, Varese, Tip. A. Nicola e C., 1942
Rime e assonanze, Milano, Gregoriana, 1951
Picasso, Dufy, Modigliani, Utrillo,Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1955
Figure spagnole, Milano, Ceschina, 1955
Ponte sul Metauro (postumo), Urbino, Istituto Statale d'Arte, 1959 (edizione limitata a 300 esemplari)
La Bigia (1933), olio su tela 65 × 52,5cm– Collezione privata
Studio di vecchia neve (1948), olio su tavola 51 × 60cm– Collezione privata
Sulla Spiaggia (1949), olio su tavola 40 × 45cm– Collezione privata
Il ponte sul Metauro (1949-1950) - Pinacoteca Civica di Forlì, Collezione Verzocchi
Monza, 1951, Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo
Sulla neve (1954), olio su tavola 50 × 60cm– Collezione privata
Incisioni
Ritratto del pittore Reni Pirola (1907), puntasecca, 379 × 220mm
Ritratto di Tony Tavò (1907), puntasecca, 695 × 550mm
Al sole (1908), puntasecca, 256 × 326mm
La parigina Tout l'Amour 1908 tempera e tecnica mista su cartoncino 650 × 500mm firmato e datato in basso a destra; al verso del cartoncino titolo e riferimento a "Emporiumm" del 1926 (cfr Galleria D'Arte ANTOLOGIA Monza)
Ritratto di Paola Masino (1931), carboncino su cartone, 690 x 500 - Collezione Alvise Memmo
Place Blanche à Montmartre (1908?), puntasecca, 478 × 627mm
Rue Lepic (1908), puntasecca, 97 × 145mm
Callé et Maud (1908), puntasecca e acquatinta, 437 × 499mm
Madame Pirola e sua figlia (1908), puntasecca e acquatinta, 382 × 498mm
Ritratto di Julien Callé (1908), puntasecca, 498 × 349mm
Ritratto di Marcel Seheur (1908), puntasecca, 492 × 295mm
Ritratto di M. Lank (1909), puntasecca, 398 × 298mm
Il poeta Raveaud (1909), puntasecca e acquatinta, 337 × 282mm
Mytha (1909), puntasecca e acquatinta, 498 × 350mm
Madame Hemmings (1909), puntasecca e acquatinta, 498 × 350mm
Paris. Le sette vacche grasse (1909), puntasecca, 278 × 301mm
I pescatori della Senna (1909), puntasecca, 327 × 475mm
Quattordici luglio Place du Tertre à Montmartre (1911), puntasecca, 448 × 598mm
Cavalli a Montmartre (1914), puntasecca, 270 × 340mm
Troupeaux au Bois de Boulogne (1914), puntasecca, 370 × 491mm
Alpino che striscia (1915), puntasecca e acquatinta, 327 × 250mm
L'americana (1918), puntasecca e acquatinta, 495 × 365mm
Madame Haasen (1920), puntasecca, 395 × 395mm
Duomo di Milano (1925), puntasecca e acquatinta, 496 × 590mm
Quattordici luglio alla Porte St. Martin (1929), puntasecca e acquatinta
Trulli a Martina Franca (1941), puntasecca, 241 × 332mm
Zoccolanti (1954), puntasecca, 248 × 311mm
Risaia (1954), puntasecca, 116 × 208mm
Note
Bucarelli, Palma, NOVECENTO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
Ricerca defunto, in Comune di Monza. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2017).
Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
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