art.wikisort.org - Artista

Search / Calendar

Antonio Cifrondi, citato anche come Antonio Zifrondi (Clusone, 11 giugno 1656 – Brescia, 30 ottobre 1730), è stato un pittore italiano.

1
1
<
<
Antonio Cifrondi
Antonio Cifrondi

Biografia


Nato nel XVII secolo a Clusone, in val Seriana nella provincia di Bergamo, dipinse un gran numero di opere alternando il sacro al profano, con uno stile tardo-barocco.

Di modeste origini, figlio primogenito di Carlo, muratore e di Elisabetta,[1] dimostrò fin dai primi anni una spiccata propensione al disegno ed alle belle arti, tanto che scritti dell'epoca citano che

«dimostrò sin da fanciullo spirito ed ingegno grandissimo e tutto il dì schiccherava figure ora sui muri ora sulle carte...»

La famiglia Cifrondi era probabilmente originaria di Villa d'Ogna dove risulta registrato un Cifrondo Cifrondi nel 1644.

Fu iniziato alle arti pittoriche da un locale artista, tale Dal Negro che però, a causa dei propri limiti, si rivelò inadeguato per la crescita del ragazzo. Il salto di qualità avvenne nel 1671 quando, grazie all'elargizione di una borsa di studio (erogata dalla fondazione Fanzago nei confronti di ragazzi appartenenti a famiglie povere), poté trasferirsi, poco più che quindicenne, a Bologna.

Nel capoluogo emiliano venne inserito nella rinomata scuola di Marcantonio Franceschini, nella quale ebbe modo di migliorarsi ed affinare le proprie tecniche pittoriche, specializzandosi nel manierismo. Dopo qualche anno maturò l'intenzione di viaggiare al fine di incrementare il proprio bagaglio di esperienza. Visitò Roma e Venezia, per poi, forse, recarsi a Parigi.

Accompagnato dal fratello Ventura, suo aiutante nonché aspirante pittore, sulla strada per raggiungere la capitale francese ebbe modo di passare qualche tempo nelle città di Torino, dove svolse alcune commesse delle quali non è rimasto nulla, e di Grenoble, nella quale -secondo alcune fonti- eseguì alcuni dipinti a sfondo religioso presso la Grande Chartreuse.

Il soggiorno francese (se mai vi fu) dovette rivelarsi proficuo. Secondo alcune testimonianze (che finora non hanno trovato riscontro), il pittore compì diversi lavori che gli portarono grande ammirazione. Frequentando la corte parigina ebbe modo di instaurare un rapporto di reciproca stima con il duca d'Harcourt, suo mecenate, e con il pittore Charles Le Brun. Poco più che trentenne ritornò nella natia Clusone, dove cominciò ad eseguire un gran numero di opere in tutta la bergamasca, la maggior parte a sfondo religioso, le prime di cui esista documentazione certa. A questo periodo si datano le due tele nella Galleria dell'Accademia Tadini, due Ritratti di popolani, in una delle quali va forse riconosciuto il suo Autoritratto.

La fama acquisita gli permise di ottenere un numero sempre maggiore di commesse, tanto da dover spostare la propria residenza più volte al fine di essere sempre presente sul luogo. Ricevette così ospitalità presso il convento teatino di Santo Spirito di Bergamo, ricambiando con l'esecuzione di una grande quantità di dipinti (una cinquantina), dalla chiesa alle stanze del convento stesso.

Il suo soggiorno durò cinque anni, dopo il quale si spostò in differenti luoghi, a seconda di dove vi era maggior richiesta. Tra i numerosi cambi di residenza significativo è il periodo in cui soggiornò a Rosciate, dove adornò la villa Zanchi con affreschi ed opere di grande spessore. Il suo peregrinare lo portò a trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella città di Brescia, dove morì nel 1730, all'età di 74 anni. Fu sepolto nella locale Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, anche se oggi delle sue spoglie non vi è rimasta traccia.


Stile e opere


Passaggio sul mar Rosso, chiesa di San Giorgio, Nese di Alzano Lombardo, Bergamo
Passaggio sul mar Rosso, chiesa di San Giorgio, Nese di Alzano Lombardo, Bergamo
Scene della Passione di Cristo (sagrestie della basilica di San Martino, Alzano Lombardo)
Scene della Passione di Cristo (sagrestie della basilica di San Martino, Alzano Lombardo)

Le sue opere, improntate su uno stile definito come tardo barocco, spaziano tra il sacro ed il profano. Spesso all'interno dei suoi dipinti si possono trovare immagini di uomini anziani e di persone ritratte durante il lavoro, con la caratteristica principale di questi suoi personaggi è che nessuno di questi ride o sorride: le uniche eccezioni riguardano l'autore stesso nei suoi due autoritratti.

Una peculiarità del suo modus operandi era data dalla rapidità di esecuzione, resa possibile grazie alla naturalezza ed alla facilità con cui eseguiva le opere. Questa permise l'esecuzione di un gran numero di dipinti, sparsi nelle province di Bergamo e Brescia.

Le prime opere che documentano l'attività del Cifrondi risalgono all'anno 1689: si tratta di affreschi siti nel convento di San Bartolomeo, nella città di Bergamo, che con il tempo sono andati distrutti. Dell'anno successivo sono le opere più datate tuttora esistenti: la Fuga in Egitto ed il Transito di S. Giuseppe, collocate nella chiesa di Cerete.

Da quel momento è un susseguirsi di commesse nella bergamasca: nell'ultima decade del XVII secolo degni di nota sono la Caduta di Simon Mago (1691) a Trescore Balneario, ma soprattutto gli affreschi dei soffitti delle Sagrestie di Alzano Lombardo che raffiguravano le Scene della Passione di Cristo, durante la cui esecuzione ebbe modo di confrontarsi e stringere rapporti d'amicizia con altri artisti bergamaschi, tra i quali Andrea Fantoni.

Opere di quel periodo sono segnalate nelle parrocchiali di Cenate Sopra (l'Incontro di Leone e Attila e Ognissanti); di Cerete (la Pentecoste, l'Adorazione dei Magi e il Martirio di S. Vincenzo) e Novezio frazione di Cerete (l'Annunciazione e Sant'Anna con la Vergine Bambina); di Nona di Vilminore (la Natività della Vergine) e di Sant'Alessandro della Croce in Bergamo (Martirio di sant'Alessandro); di Cortenuova la "Cena di Emmaus" databile tra il 1675 ed il 1699.

All'inizio del nuovo secolo operò nel convento di Santo Spirito, sito nel capoluogo orobico dove, in cambiò dell'ospitalità, portò a termine più di cinquanta dipinti. Di questi solo cinque ospitati nella controfacciata della chiesa, tra cui i quattro evangelisti mentre gli altri sono stati portati in altri luoghi, tra cui l'Accademia Carrara e il santuario della Madonna dei campi a Stezzano. A quegli anni risalgono anche l'Ultima Cena, custodita nella parrocchiale di Nese, la decorazione del soffitto della basilica di Clusone ed il San Sebastiano commissionato per la chiesa di Sant'Agostino a Piacenza. Quest'opera, che è andata perduta, è l'unica documentata al di fuori delle province di Bergamo e Brescia.

Il pittore raggiunse una notevole notorietà, tanto da diventare tra i più richiesti della zona. La sua fama crebbe ulteriormente con l'esecuzione di numerose opere nella villa Zanchi di Rosciate: questa venne arricchita di numerosi cicli di dipinti riguardanti scene mitologiche, storiche, ma anche ritratti e immagini sacre. Nella seconda metà del XX secolo queste opere cominciarono una diaspora che le ha portate in differenti luoghi.

Durante gli ultimi anni della sua vita significative sono le sue opere nelle chiese di Gorlago Stezzano e Gromo nella chiesa parrocchiale, ma soprattutto nella zona di Brescia, dove si trasferì, ospite della famiglia dei Bargnani prima, e del convento di San Faustino poi. Nella parrocchiale di San Lorenzo di Angolo Terme si conserva una Deposizione. Clusone conserva ben 32 opere dell'artista, alcune collocate nelle chiese, altre in collezioni private e pubbliche[2].


Note


  1. Paolo Dal Poggetto, I pittori bergamaschi dal XIIIal XIX secolo, Il settecento I, Poligrafiche Bolis Bergamo, 1982, p. 359-365.
  2. Nicola Morali Tito Terzi, Clusone, Ferrari Edizioni, 1975, p. 90.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 20481187 · ISNI (EN) 0000 0001 2123 3370 · BAV 495/10527 · CERL cnp00544958 · Europeana agent/base/3872 · ULAN (EN) 500021525 · LCCN (EN) n83229475 · GND (DE) 119015188 · WorldCat Identities (EN) lccn-n83229475
Portale Biografie
Portale Pittura

На других языках


[en] Antonio Cifrondi

Antonio Cifrondi (June 11, 1655 – October 30, 1730) was an Italian painter of the late Baroque, mainly of genre themes. He was active in Brescia and near Bergamo.

[es] Antonio Cifrondi

Antonio Cifrondi (Clusone, cerca de Bérgamo, 11 de junio de 1655 - Brescia, 30 de octubre de 1730), pintor italiano del barroco tardío.

[fr] Antonio Cifrondi

Antonio Cifrondi (né le 11 juin 1656 à Clusone – mort le 30 octobre 1730 à Brescia) est un peintre italien du baroque tardif. Il a surtout peint des portraits et des scènes religieuses.
- [it] Antonio Cifrondi



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии