Antonio da Fabriano (Fabriano, XV secolo – XV secolo) è stato un pittore italiano.
![]() |
Questa voce sull'argomento pittori italiani è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
|
Fu sia pittore sia storico dell'arte, operante forse a Fabriano e a Sassoferrato.
Il suo stile comprendente elementi nordici, derivarono da un'educazione nei centri di cultura ispano-fiamminghi dell'Italia meridionale, come evidenziano le influenze di Tommaso de Vigilia.
Nel prosieguo della sua carriera si avvicinò allo stile rinascimentale, ricevendo ispirazioni da Piero della Francesca, da Jacopo Bellini e dall'arte veneta.
Oltre a vari scritti di carattere storiografico lasciò un celebre San Girolamo nel suo Studio (1451), qui accanto raffigurato, e un Crocifisso (1452). Suo anche un trittico rappresentante San Clemente.
Antonio da Fabriano è uno dei protagonisti dell'importante fioritura artistica che si sviluppa nelle Marche tra il 1420 e il 1430, tra i quali si ricordano il camerte Gerolamo di Giovanni, Giovanni Boccati e Bartolomeo di Giovanni Corradini. Lo spazio di questa ribalta artistica è quella del «triangolo geografico compreso tra i vertici di Fabriano, Camerino e San Severino».[1]
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1013145857941623020368 · CERL cnp00423691 · Europeana agent/base/45248 · ULAN (EN) 500005586 · LCCN (EN) nr99003335 · GND (DE) 120941724 · BNF (FR) cb135282261 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr99003335 |
---|
![]() | ![]() |