Arkadij Aleksandrovič Plastov (Prislonicha, 31 gennaio 1893 – Prislonicha, 12 maggio 1972) è stato un pittore e incisore russo.
Arkadij Aleksandrovič Plastov
Biografia
Illustrazione di Plastov per un'opera di Maksim Gor'kij
Plastov approfondì le sue conoscenze artistiche frequentando la Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, dopo di che rientrò nel suo villaggio di campagna per ricominciare a svolgere attività agricole, dedicandosi contemporaneamente alla pittura.[1]
Nel 1935 ottenne grandi consensi e successi grazie alla mostra di quadri di ambientazione rurale all'Esposizione degli artisti moscoviti.[1][2]
Da quel momento venne considerato uno dei più autorevoli artisti di campagne colcosiane, grazie ad opere caratterizzate da un verismo molto peculiare, una grande espressività e colori molto vivaci.[1][3][2]
La sua descrizione della campagna russa è considerata fra le più brillanti tra quelle della sua epoca, perché descrive anche le contraddizioni della vita rurale, nelle sue tradizioni antiche ma anche nella sua freschezza.[1]
Tra le opere che presero un po' le distanze dalla tendenza autocelebrativa imposta dal regime sovietico, si possono ricordare Il raccolto (1945) e Fiera (1947).[1][2]
Lo stesso stile Plastov evidenziò nelle sue decorazioni alle opere letterarie dei più grandi scrittori russi,[1] sia libri classici sia libri per ragazzi.[3][2]
Opere
Il raccolto (1945);
Fiera (1947).
Note
Plastov, Arkadij Aleksandrovič, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p.220.
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