Augustinus (... – ...; fl. XIV secolo) è stato un pittore italiano, giottesco, attivo a Forlì nel tardo XIV secolo.
Il nome deriva dalla firma Augustinus pinxit su alcuni affreschi originariamente collocati nella chiesa di Santa Maria in Laterano in Schiavonia, a Forlì e attualmente nella Pinacoteca civica di Forlì. In particolare si legge su un frammentario Corteo dei Magi, a cui sono associati altri frammenti.
Secondo Giordano Viroli, si tratta di una pittura dal linguaggio "potente", un'opera di "nobile misura", con santi e Magi "taciti e gravi", rappresentati in una "vereconda festa di colori", con una "accorata chiarezza che distende in caste superfici i panneggi, i gesti gravi di questi personaggi che celebrano in riverberanti figurazioni la lietezza profonda e quieta di un evento di antica storia"[1].
La critica ha tentato di dare un nome più preciso ed una storia all'autore, ma finora non si è raggiunta nessuna certezza biografica. C'è, però, una diffusa concordia sul fatto che si tratti di "uno di quei giotteschi di fine secolo che, in reazione all'apparire dei modi cortesi e naturalistici del gotico internazionale, tentano di dar nuova vita ai volumi e alla spazialità di Giotto"[2]. Peraltro, la stessa difficoltà di attribuzione ad una delle aree limitrofe di pittura dimostra l'incipiente formazione di un distinto ambito artistico forlivese.
Al pittore Augustinus sono attualmente attribuite le seguenti opere, che, in quanto affreschi staccati, potrebbero anche costituire lacerti di un unico grande lavoro:
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