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Elio Bozzola (Galliate, 8 marzo 1942Novara, 25 giugno 2020[1]) è stato un pittore e grafico italiano.


Biografia


Dopo il diploma presso il Liceo Artistico di Brera, Belio lavora presso lo studio grafico Lucini di Novara, che lascia per dedicarsi all'insegnamento nei vari ordini di scuola, Secondaria di primo grado, Liceo artistico e Accademia. Contemporaneamente avvia la ricerca pittorica e comincia a esporre. Nel 1969 ha luogo la sua prima mostra personale alla Galleria-Libreria Il Torchio di Torino. Alla fine degli anni '60, l'ecologia e la tutela della pace nel mondo sono al centro delle ricerche di Belio. In questo contesto culturale nascono le opere Isolamento, Protesta, Prove di pace, che comprendono disegni a china e lavori eseguiti con la tecnica del ducotone e collage su tela, del nitro su formica.

Negli anni Settanta la tematica ambientale ritorna con le opere Ingrandire/Inquinare, che richiamano l'attenzione sulle deturpazioni subite dall'ambiente. Belio sperimenta l'utilizzo dell'acrilico su tela e su carta, materiale che rimarrà predominante nella sua produzione futura, accanto all'acquarello.

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Nel 1977 partecipa al dibattito sull'istituzione del parco del Ticino, per il quale disegnerà il logo. Negli stessi anni Belio ricerca nuove forme espressive nel campo dell'incisione con la tecnica della linoleumgrafia con la quale realizza alcune serie, segnalate dal critico Mario Perazzi per il Catalogo Bolaffi della grafica italiana.

L'esperienza della paternità si esprime in una serie di tele in acrilico e di linoleumgrafie sul tema Bambini al mare.

Negli anni Ottanta allestisce numerose mostre personali e partecipa all'Expo-arte di Bari (1983).

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A partire dal 1988 inizia la collaborazione, mai interrotta, con le associazioni locali, il Gruppo Dialettale, la Pro Loco, il Gruppo Archeologico e continua la collaborazione con il Parco Naturale della valle del Ticino. Nel 1990 espone alla mostra collettiva Proposte IV, a cura di Angelo Mistrangelo, Francesco Poli e Marco Rosci, nel Palazzo della Regione Piemonte a Torino, una serie antologica di dodici acrilici.

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Negli stessi anni realizza alcune opere ispirate al testo di Italo Calvino, Palomar in cui individua elementi di poetica affini alla propria.

Dopo la morte di Sebastiano Vassalli, suo collega negli anni giovanili, Belio realizza quaranta tele dedicate al paesaggio de La Chimera, premio Strega (1990). L'amore per il paesaggio delle risaie tra la Pianura Padana e il Monte Rosa è fondamentale per entrambi.

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Le tele sono state esposte nella primavera del 2019 presso il complesso monumentale del Broletto di Novara e nella mostra postuma del febbraio 2022, presso il castello di Casale, in collaborazione con Paola Todeschino, moglie di Sebastiano Vassalli.

Mostre personali, partecipazioni collettive e premi significativi:


Bibliografia



Note


  1. Roberto Lodigliani, Docente, artista ed ex assessore: l’addio di Galliate a “Belio” Bozzola, su La Stampa, lastampa.it, 27 juin 2020.
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[fr] Belio

Belio, pseudonyme d'Elio Bozzola, né à Galliate le 8 mars 1942 et mort à Novara le 25 juin 2020[1], est un peintre et graphiste italien.
- [it] Belio



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