Berto Lardera (La Spezia, 18 dicembre 1911 – Parigi, 23 febbraio 1989) è stato uno scultore italiano.
Roberto (detto Berto) Lardera nasce a La Spezia figlio di un operaio dei locali cantieri navali. La vista delle monumentali strutture metalliche influenzerà le sue future creazioni di artista autodidatta.
Compie gli studi classici a Firenze dove vivrà fino a 1947. Soggiorna a Parigi e a Londra nel 1929 e ha modo di approfondire la propria conoscenza della pittura e della scultura contemporanea. Tornato a Parigi nel 1935 si dedica allo studio delle tecniche della scultura.
Nel 1939 soggiorna nel sud della Francia e realizza numerosi disegni e progetti che tradurrà in seguito in sculture. Nello stesso anno ritorna a Firenze, dove fino al 1942 porta avanti sperimentazioni tecniche con diversi materiali come l’argilla, il gesso, il marmo, la pietra, il legno e il bronzo.
Nel 1942 tiene la sua prima personale a Milano alla Galleria il Milione.
Nel 1947 si trasferisce a Parigi, dove rimarrà per tutto il resto della sua vita.
Espone alla Galerie Denise René, al Salon de Mai e al Salon des réalités nouvelles.
Partecipa alla Biennale di Venezia negli anni 1948, 1950 e 1952 e alla Biennale di San Paolo.
Più tardi partecipa anche a documenta, negli anni 1955, 1959 et 1964, a Kassel in Germania. Nel 1968 espone alla triennale di Nuova Delhi.
Negli anni dal 1958 al 1961 è professore invitato alla Hochschule für bildende Künste di Amburgo.
Nel 1965 acquisisce la cittadinanza francese.
I suoi primi lavori Lardera sono strutture metalliche astratte bidimensionali, talvolta con inserti a mosaico.
Più tardi , a partire dal 1949, si dedica a costruzioni geometriche più variate nel piano orizzontale o verticale che spesso costituiscono serie legate ad uno stesso tema, quali le serie dei Miracoli, delle Albe o degli Arcangeli.
Sue opere monumentali si trovano a Marl, a Berlino, a Friburgo in Brisgovia e in varie città della Francia, negli Stati Uniti e in Giappone.
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