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Cànaco di Sicione (Sicione, VI secolo a. C. – VI secolo a. C.) è stato uno scultore greco antico.

Biografia

Cànaco di Sicione nacque nel Peloponneso e fu attivo nella seconda metà del VI secolo a. C.[1]

Le documentazioni storiche non ci forniscono molte informazione riguardanti la sua personalità artistica e sulle sue opere.

È documentata la sua collaborazione con l'argivo Hageladas ad un gruppo rappresentante tre Muse.[1]

Nella tradizionale tecnica di in avorio e oro realizzò una statua di Afrodite per il santuario di Sicione,[1][2]oltre che di fanciulli a cavallo e altre sculture.[2]

Il suo capolavoro fu il colossale simulacro di Apollo Filesio nel tempio di Mileto, noto da riproduzioni di età romana (del quale esisteva una riproduzione in legno di cedro nel tempio di Apollo Ismenio a Tebe).[2]

La statua è riprodotta su alcune monete e gemme e su un rilievo proveniente dal teatro della città;[1] un altro rilievo, sempre originario di Mileto, raffigura la testa del Dio, con i riccioli sulla fronte disposti in tre file e ciocche di capelli ricadenti sul petto; il volto doveva essere costruito con essenziali linee di contorno, così come nella resa anatomica del corpo il modellato doveva essere vigoroso, senza troppa minuzia dii particolari.[1]

Alcuni bronzetti ci danno con lo schema della figura, un'idea dell'opera originale: tra questi il più conosciuto è l'Apollo di Piombino al Museo del Louvre.[1]

Opere

• Gruppo rappresentante tre Muse;
• Apollo Filesio, tempio di Mileto;
• Statua crisoelefantina di Afrodite, Sicione;
• Fanciulli a cavallo e altre sculture.

Note

Bibliografia

• Paolo Enrico Arias, Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1961.
• Ranuccio Bianchi Bandinelli e Enrico Paribeni, L'arte dell'antichità classica. Grecia, Milano, UTET, 1986.
• Pierluigi De Vecchi e Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, Milano, Bompiani, 1999.
• W. Fuchs, Storia della scultura greca, Milano, Rusconi, 1982.
• (EN) Michael Gagarin, Elaine Fantham, The Oxford encyclopedia of ancient Greece and Rome, Oxford, Oxford University Press, 2010, ISBN 978-0-19-517072-6.
• Antonio Giuliano, Arte greca : Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987.
• Antonio Giuliano, Storia dell'arte greca, Roma, Carocci, 1988, ISBN 88-430-1096-4.
• (EN) Ian Jenkins, Greek Architecture and Its Sculpture, Cambridge, Harvard University Press, 2006.
• (EN) G. M. Muskett, Greek Sculpture, Londra, Bristol Classical Press, 2012.
• (EN) Jerry Jordan Pollitt, The art of ancient Greece : sources and documents, Cambridge, Cambridge University Press, 1990.

Voci correlate

• Storia della scultura

Altri progetti

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[de] Kanachos aus Sikyon

Kanachos war ein griechischer Bildhauer aus Sikyon, Bruder des Aristokles aus Sikyon, der wohl im späten 6. Jahrhundert v. Chr. lebte.

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[en] Canachus

Canachus (Ancient Greek: Κάναχος Kanakhos) was a sculptor of Sicyon in Corinthia, of the latter part of the 6th century BCE. He was especially noted as the author of two great statues of Apollo, one in bronze made for the temple at Didyma near Miletus, and one in cedar wood made for Thebes. The coins of Miletus furnish us with copies of the former and show the god to have held a stag in one hand and a bow in the other. The rigidity of these works naturally impressed later critics.[1]

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[es] Canaco (escultor)

Canaco fue un escultor de la antigua ciudad griega de Sición, situada entre Corinto y Acaya, que vivió a finales del siglo VI a. C. Fue especialmente célebre por ser el autor de dos grandes estatuas del dios Apolo, una de bronce hecha para el templo de Dídima, en territorio de Mileto, y otra de madera de cedro para Tebas. Si bien ninguna de ellas se conserva, las monedas de Mileto ofrecen en su grabación una imagen de la primera, donde se muestra al dios con un ciervo en una de sus manos y con un arco en la otra. La rigidez de estas obras impresionó a los críticos.

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- [it] Cànaco di Sicione

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[ru] Канах

Канах — древнегреческий ваятель.

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