Carlo Felice Biscarra (Torino, 26 marzo 1823 – Torino, 31 luglio 1894) è stato un pittore e critico d'arte italiano.
Figlio del pittore Giovanni Battista Biscarra, ricevette un'istruzione sia artistica che letteraria. Fu fondatore del Circolo degli Artisti di Torino, e nel 1860, su proposta di Massimo d'Azeglio, fu nominato segretario perpetuo dell'Accademia Albertina. La sua prima opera fu Cola da Rienzi che arringa il popolo romano, esposta alla mostra del Castello del Valentino nel 1850 e in seguito acquistata da Vittorio Emanuele II. I suoi soggetti spaziano dagli eventi storici, come Galileo Galilei davanti al Tribunale dell'Inquisizione o Fanfulla che riprende le armi per la difesa di Firenze, ai temi paesaggistici, come La vecchia strada del Cenisio e Capo Noli.[1]
Fu socio perpetuo della Società di Archeologia e Belle Arti di Torino,[2] nonché direttore della rivista L'arte in Italia assieme a Luigi Rocca.[3] Tra i suoi allievi vi fu Angelo Baccalario.[4]
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