Charles Alexandre Giron (Ginevra, 2 aprile 1850 – Genthod, 9 giugno 1914) è stato un pittore svizzero, molto attivo in Francia e nella natia Svizzera.[2][3][4]
Ritratto di Charles Giron, opera di John Singer Sargent, 1884, olio su tela, 64.8×50.2 cm (Collezione privata)[1]
Fu un famoso artista paesaggista e ritrattista, che seppe farsi un nome a livello internazionale, ottenendo numerose distinzioni in Europa e venendo ricercato dall'alta società soprattutto per i suoi ritratti.[3] La sua arte era caratterizzata da una pennellata morbida e un gioco di luci e atmosfere, mentre i suoi soggetti comprendevano i vari personaggi ritratti e i paesaggi montani e gli usi montanari svizzeri.[4] Attivo soprattutto a Parigi e a Cannes,[3][4] venne considerato come "il più parigino dei pittori ginevrini".[3]
Biografia
Nascita e formazione
Charles Giron nacque il 2 aprile 1850 a Ginevra, in Svizzera,[2][3][4] dal possidente Antoine-Alexandre Giron e da Marie Henriod.[3]
Inizialmente il giovane Giron intraprese un apprendistato come smaltatore (nella Fabrique Genevoise[2]),[2][3] che interruppe per frequentare lo studio di François Diday[3][4] e i corsi di Barthélemy Menn a Ginevra.[3] Successivamente verso il 1872 si trasferirà a Parigi, in Francia, dove entrerà all'École des Beaux-Arts[4] e studierà sotto la direzione di Alexandre Cabanel.[2][3]
Intraprese anche vari viaggi: nel 1887 si recò in Inghilterra; nel 1889 in Belgio e nei Paesi Bassi; nel 1893 a Firenze, dove realizzerà il proprio Autoritratto su commissione della Galleria degli Uffizi; infine nel 1908 fu a Roma.[2]
Carriera artistica
La sua partecipazione a mostre internazionali ebbe inizio dal 1876 con la partecipazione al Salon di Parigi,[3] seguita dalla partecipazione dal 1891 al Salon du Champ-de-Mars della Société Nationale des Beaux-Arts, alle quale si aggiungono le sue partecipazioni alle esposizioni internazionali di Belgio, Monaco di Baviera e Roma, oltre che a quelle nazionali in Svizzera.[2] In questo contesto, fu anche presidente della giuria di ammissione e membro della giuria internazionale all'Esposizione universale di Parigi del 1900.[2] Ottenne anche molti riconoscimenti internazionali, tra cui cinque medaglie d'oro,[3] ma soprattutto l'onorificenza di cavaliere dell'Ordine di Leopoldo nel 1887[2] (Belgio) e la Legion d'onore nel 1888[2][3] (Francia).
Durante il suo periodo parigino, Giron dipinse soprattutto quadri con scene mitologiche legate alla tradizione accademica, oltre che un'importante serie di ritratti in stile Belle Époque.[2] Rivoluzionerà il suo stile pittorico a partire dalla metà degli anni '80 dell'Ottocento.[2]
Nel 1896[3][4] decise di tornare nella natia Svizzera e si trasferì così a Veytaux, per poi spostarsi successivamente a Vevey nel 1897, a Morges nel 1906 e infine a Genthod nel 1914.[2] Qui, ispirato da un sentimento di profonda armonia tra la natura incontrastata e l'essere umano, si avvicinò maggiormente al mondo alpino e moltiplicò i dipinti ispirati ad esso, in un rinnovato sentimento patriottico e di nostalgico ritorno alla natura.[2] Emblema della produzione di questo periodo è La culla della Confederazione Elvetica del 1901, realizzato per decorare la sala del sala del Consiglio Nazionale nel Palazzo Federale di Berna.[2][3][4] Sempre in patria, Giron fu membro della Commissione Federale delle Belle Arti per tre volte, dal 1898 al 1900, poi dal 1903 al 1905 e infine dal 1909 al 1912.[2][3]
Vita privata e morte
Giron si sposò nel 1891[2] con Jeanne Antoinette Forget, che era la figlia del commerciante Louis Ferdinand Forget, nonché proprietario del Castello Banquet a Sécheron.[3] Dalla moglie avrà tre figli.[2] Sua figlia era Simone Giron, sposa di Louis de Pourtalès.[5]
Nel 1913 venne colpito da un'embolia cerebrale e questo gli impedì definitivamente di dipingere.[2] Charles Giron morì a Genthod il 9 giugno 1914.[3][4]
Stile
Giron si approcciò a scene mitologiche e ritratti durante il suo periodo parigino, andando da uno stile accademico per i primi ad uno legato alla Belle Époque per i secondi, che vennero infatti realizzati in un elegante stile mondano.[2] Tra quest'ultimi, i ritratti maschili sono più spontanei e individualizzati ed anticipano la produzione successiva dell'artista in questo genere, che rappresenta un elemento centrale della sua opera.[2]
Tuttavia a partire dagli anni '80 dell'Ottocento il suo stile mutò, iniziando dalla tavolozza di colori, che, soprattutto per le scene all'aperto, si vivifica e si schiarisce; le pennellate si alternano tra una più larga e rapida e tra una più fine, in uno schema di tratteggi paralleli, saturanti e modellanti.[2]
Il ritorno in patria dal 1896 costituisce anche un ritorno alla natura e le sue opere sono pervarse di un'armonia tra questa e l'essere umano; ispirato dall'ambiente alpino della Svizzera, nelle sue opere si moltiplicano paesaggi, personaggi e scene di genere, che ispirano un sentimento nazionale e patriottico e in taluni casi, come per le figure femminili, anche simbolista.[2] In questo senso, le opere di Giron si inseriscono nel più ampio panorama artistico delle opere del pittore italiano Giovanni Segantini e dei pittori svizzeri della Scuola di Savièse.[2]
Colpito da un'embolia nel 1913, Giron lasciò vari progetti incompiuti che spaziano dal 1909 al 1912 e che trattano temi mitici ed allegorici, nei quali si avvicinò allo stile di Pierre Puvis de Chavannes.[2] Ancora, nei ritratti del periodo tardo della sua produzione, Giron tratta il tema del paesaggio come decorazione di sfondo e tradiscono un'influenza derivante dalle opere di Arnold Böcklin.[2]
Opere
Antiche case dell'isola (Anciennes maisons de l'ìle), 1868, olio su tela, 43 cm × 26 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[6]
Autoritratto (Autoportrait), agosto 1870, olio su tela, 44.5 cm × 35 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[7]
Invito al professor Thury per il pranzo di scalata della Società di Belle Lettere (Invitation au professeur Thury pour le repas d'Escalade de la Société de Belles-Lettres), 4 dicembre 1872, tipografia su carta, 15.3 cm × 12 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[8]
Campagna con contadini durante la raccolta del fieno (Campagne avec les paysans pendant la récolte du foin), 1874, olio su tela, 85 cm × 110.5 cm[9]
Ginevra, giardini della Giunzione (Genève, jardins de la Jonction), 15 marzo 1875, disegno con mina di piombo e acquerello su carta, 23.2 cm × 30.2 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[10]
Autoritratto dedicato a Emile Réverdin (Autoportrait dédicacé à Emile Réverdin), aprile 1875, disegno ad acquaforte, 19.8 cm × 28.2 cm (Fondazione Archivi Guillaume Henri Dufour, Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[11]
Bambini davanti a una chiesa (Enfants devant une église), 1876, olio su tela, 45 cm × 37 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[12]
Spadaccino (Épéiste), 1878, olio su tela, 176.5 cm × 90.5 cm (venduto da Christie's a Londra nel 2007 per 7.800 £)[13]
Ritratto di Adèle Pictet De la Rive, Madame Théodore de Saussure (Portrait de Madame Théodore de Saussure, née Adèle Pictet De la Rive), dicembre 1878, olio su tela, 60 cm × 50 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[14]
L'educazione di Bacco[4] o L'infanzia di Bacco (L'Enfance de Bacchus), 1879, olio su tela, 295 cm × 230 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[15]
Giovane donna al piano (Jeune femme au piano), 1880, olio su tela, 124 cm × 90 cm[16] (venduto da Sotheby's a Zurigo nel 2017 per 37.500 CHF)[17]
Ritratto di monsieur Alphonse Faesch (Portrait de Monsieur Alphonse Faesch), 1880, olio su tela, 56 cm × 46.5 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[18]
Ritratto di Jean Carriès (Portrait de Jean Carriès), 1880 circa, olio su tela, 56 cm × 46.5 cm (Petit Palais, Parigi, Francia)[19]
Donna con guanti, detta La Parigina (La Femme aux gants, dite La Parisienne), 1883, olio su tela, 200 cm × 91 cm (Petit Palais, Parigi, Francia; dono di Simone Giron de Pourtalès nel 1960)[20]
Studio per Le due sorelle (Les deux soeurs), 1883, pastelli su carta, 46 cm × 67 cm (venduto da Christie's a Londra nel 2019 per 4.000 £)[21]
Le due sorelle (Les deux soeurs), 1883, olio su tela (venduto da Sotheby's a Londra nel 2008 per 264.500 £)[22]
Giovane donna (Jeune femme), 1884, olio su tela, 43 cm × 34 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[23]
Ritratto di Benoît-Constant Coquelin (Portrait de Constant Coquelin, dit Coquelin ainé), 1885 circa, olio su tela, 55.5 cm × 49.5 cm (Museo Carnavalet, Parigi, Francia)[24][25]
Autoritratto (Autoportrait), 1893 (Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia)[2][25]
Ritratto di Gustave Moynier (Portrait de Gustave Moynier), 1900, olio su tela, 120 cm × 87 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[26][27]
Ritratto di Mary Hazel Hubbard de Veux, Madame Agostino Soldati (Portrait de Madame Agostino Soldati, née Mary Hazel Hubbard de Veux), 1900, olio su tela, 235 cm × 124 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[28]
La culla della Confederazione Elvetica, 1901, murale, 500 cm × 1200 cm (sala del Consiglio Nazionale nel Palazzo Federale di Berna, Svizzera)[2][3][4][29]
Le nubi[4][25] o Le nuvole - Valle di Lauterbrunnen (Les Nuées - Vallée de Lauterbrunnen), 1901 (Museo Jenisch, Vevey, Svizzera)[30]
Ritratto di padre Hyacinthe Loyson (Le Père Hyacinthe Loyson), 1906, olio su tela, 144 cm × 118 cm (Museo d'Orsay, Parigi, Francia; dono della vedova Giron al Louvre nel 1922)[31]
Ritratto di Philippe Monnier (Portrait de Philippe Monnier), 1907, olio su tela, 81 cm × 66 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[32][33]
Ritratto di Henry Spiess (Portrait d'Henry Spiess), 1907, olio su tela, 80 cm × 65 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[34][35]
Ritratto di Gaspard Vallette (Portrait de Gaspard Vallette), 1909, olio su tela, 73 cm × 60 cm (Biblioteca di Ginevra, Svizzera)[36]
Donna seduta (Femme assise), 1912, olio su tela, 55 cm × 46 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[37]
Due donne sedute (Deux femmes assises), 1912, tempera su tela, 61 cm × 50 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[38]
I tetti rossi di Losanna (Les toits rouges de Lausanne), 1914, olio su tela (Museo Storico, Losanna, Svizzera)[39]
Controluce (Contre-jour), olio su tela, 82 cm × 65 cm (Museo d'Arte, Winterthur, Svizzera)[40]
Alba sul Grammont visto da Rivaz (Lever de soleil sur le Grammont vu depuis Rivaz), olio su tela, 44 cm × 66 cm[41]
Studio per Narciso (Étude pour "Narcisse"), olio su tela, 51 cm × 73 cm (Museo d'Arte e di Storia, Ginevra, Svizzera)[42]
Il trapezista e il clown (Le trapéziste et le clown), olio su tela, 80 cm × 46.4 cm (venduto da Christie's a New York nel 2005 per 14.400 $)[43]
Giovane donna al piano (Jeune femme au piano), olio su tela (venduto da Sotheby's a Londra nel 2007)[44]
La lettera (Le lettre), olio su tela (venduto da Sotheby's a Parigi nel 2017)[45]
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии