Cornelis van Dalen II (Amsterdam, 28 dicembre 1638 (battezzato) – 9 ottobre 1664) è stato un incisore, pittore, disegnatore ed editore olandese del secolo d'oro.
Figlio di Cornelis van Dalen I[1], apprese i rudimenti dell'arte dal padre[2]. In seguito studiò presso Abraham Bloteling[1] e Cornelis de Visscher II[2]. Fu attivo nella città di Amsterdam dal 1655 al 1659[1].
Si dedicò principalmente all'esecuzione di ritratti, utilizzando colori ad olio[1]. Realizzò incisioni a partire da opere di Pieter Paul Rubens, Govert Flinck[3] e Pieter Nason[4]. Inoltre collaborò con Cornelis de Visscher II, Abraham Bloemaert e con suo padre all'esecuzione di alcune serie di ritratti[3]. Tra le sue opere, vi sono anche incisioni di dipinti di autori veneti (i cosiddetti ritratti di Giorgione, Sebastiano del Piombo, Pietro Aretino e Giovanni Boccaccio)[4]. Alcuni suoi ritratti di reali inglesi, come Enrico, Duca di Gloucester e Giacomo, duca di York, fanno supporre che l'artista abbia lavorato in Inghilterra dopo la Restaurazione, ma non ci sono prove di tal fatto[4]. La tavola più grande da lui realizzata, è il ritratto di Giovanni Maurizio di Nassau, detto L'Americano[3]. Tra i ritratti femminili eseguiti, vi è quello di Anna Maria van Schurman, incisione da un dipinto monocromo di Cornelis Janssens van Ceulen[5].
Il suo stile è così simile a quello del padre, da rendere difficile l'attribuzione delle opere all'uno o all'altro artista[6].
Era solito firmare le sue opere con il monogramma C.v.D.[1].
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