Dirck Barendsz, o Theodor Barendszoon, (Amsterdam, 1534 – Amsterdam, 26 maggio 1592) è stato un pittore olandese.
![]() |
Questa voce sull'argomento pittori olandesi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
|
Il suo primo maestro fu il padre, il pittore Dooven Barent, detto “Barent il sordo”.[1] Nel 1555, all'età di ventun'anni, Barendsz si trasferì in Italia, dove passò sette anni come apprendista sotto Tiziano Vecellio.[1][2]
Era un grande amico di Filips van Marnix, che conobbe a Roma, e Dominicus Lampsonius, col quale intrattenne una corrispondenza in latino.[1] Tra le opere dipinte in Italia figura la controfacciata della chiesa dell'Abbazia di Farfa, mentre il suo lavoro più importante tra le opere dipinte ad Amsterdam citate da Karel Van Mander è una Giuditta.[1] Tra le altre opere degne di nota figurano anche una Venere che al tempo era in possesso di Sybrandt Buyck, figlio dell'ultimo sindaco cattolico di Amsterdam, Joost Sijbrantsz Buyck, una “tavola” e un'opera natalizia in possesso dei francescani di Gouda, e una copia di un tronie (un ritratto di una persona convenzionale, a volte con un'esagerata espressione facciale, tipico della pittura fiamminga e olandese) del Tiziano in possesso di Pieter Isaacsz (1569–1625), un pittore e mercante d'arte di Amsterdam.
Una sua opera dipinta per l'esercito di Amsterdam, la Caduta di Lucifero, è stata distrutta durante il beeldenstorm, ma il ritratto per lo stesso committente è sopravvissuto.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5202304 · ISNI (EN) 0000 0000 6629 3644 · BAV 495/129330 · CERL cnp00563312 · Europeana agent/base/4592 · ULAN (EN) 500008127 · LCCN (EN) nb90698504 · GND (DE) 121095401 · BNE (ES) XX1435261 (data) · BNF (FR) cb149688777 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nb90698504 |
---|
![]() | ![]() |