Domenico Colao (Monteleone Calabro, 21 ottobre 1881 – Roma, 13 dicembre 1943) è stato un pittore italiano.
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Nato a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia), morì nel policlinico di Roma dove non superò un intervento chirurgico a cui fu sottoposto, lasciando tre figli, Teresa, Ernesto e Beniamino detto Mino, famoso giornalista con cittadinanza francese, ritiratosi negli ultimi anni di vita nella provincia romana. Nel '42 l'artista fu chiamato ad affrescare il salone centrale del Museo delle Arti e Tradizioni popolari per l'Esposizione Universale di Roma: Colao vi raffigurò la Battitura del grano, unico suo esempio di pittura a fresc. Nella Pinacoteca Barbella, Chieti, le opere: La Casa del pescatore, Il pino solitario, Barche su una spiaggia calabrese, Paesaggio calabrese; nella Galleria Comunale di Arte Moderna, Roma, La raccolta del granturco, Autoritratto e due Paesaggi. Sue opere nella rassegna La Divina Bellezza, complesso del San Giovanni, Catanzaro, 2002. Nel 2006 nel Museo Archeologico Statale, Castello di Vibo Valentia è stata organizzata un'importante retrospettiva, con catalogo a cura di Alessandro Masi, Leonardo Passarelli, Mauro Minervino e Tonino Sicoli, Ed. Regione Calabria. Lett.: Tonino Sicoli, Il Quotidiano di Calabria, 8 febbraio 2009.
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