Filippo Franzoni (Locarno, 8 ottobre 1857 – Mendrisio, 17 marzo 1911) è stato un pittore svizzero-italiano.
Nel 1876 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, allievo di Giuseppe Bertini e Luigi Bisi, e manterrà uno studio. Grazie alla madre, figura raffinata e colta di probabile origine aristocratica milanese, entra in contatto con stimolanti ambienti culturali della città. Nel 1893 rientra a Locarno. Nel 1886-1887 ha uno studio anche sulle Isole di Brissago nella cosmopolita e vivace cerchia della baronessa Saint-Léger, dove sono pure presenti Daniele Ranzoni e Vittore Grubicy.
Nel 1889 soggiorna a Parigi, Monaco e Venezia dove tornerà qualche anno dopo. Partecipa a importanti rassegne e mostre di pittura italiane, svizzere e tedesche ed è membro di parecchie commissioni e giurie federali. Nonostante momenti di insofferenza nei confronti dell'ambiente cittadino, collabora con passione alla realizzazione del Teatro di Locarno inaugurato nel 1902. Agli inizi del XX secolo frequenta l'ambiente naturistico del Monte Verità. Nel 1904 perde momentaneamente la vista.[1]
Il suo olio su tela Ritratto della domestica Margherita Massera, del 1888 circa, è conservato alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate. Altre sei opere sue sono conservate al Museo Cantonale d'Arte di Lugano.[2]
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