Francesco Benaglio (1430 circa – Verona, 1492?) è stato un pittoreitaliano.
San Girolamo
Figlio di Pietro dalla Biada, Francesco adottò il suo cognome da una famiglia bergamasca. Nel 1475 le cronache del tempo ci tramandano un fatto curioso che gli costò ben quattro mesi di carcere: su istigazione di alcuni nobili Francesco dipinse nottetempo sulla facciata del palazzo Sagramoso a Verona alcune figure oscene e cornute.
Al Museo civico di Castelvecchio sono presenti alcune sue opere: Gesù morto sostenuto dalla Madre, San Giovanni e alcuni ritratti virili.
La chiesa di San Bernardino sfoggia invece il bel trittico presso l'altare maggiore raffigurante la Madonna e Santi, ove è evidente l'ispirazione alla di poco precedente pala di San Zeno di Mantegna nella vicina basilica di San Zeno.
Sono infine a lui attribuiti la Pietà a San Nazaro (presso la sacrestia) e gli affreschi della Cappella Lavagnoli in Sant'Anastasia.
L'Accademia Tadini a Lovere conserva una Madonna con il Bambino.
Altre opere sono presenti a Venezia, Bergamo, Perugia, Filadelfia e Washington.
L'importanza del Benaglio è limitata all'aver portato a Verona la lezione di Padova e quindi di aver iniziato la sua città, legata e radicata al tardo gotico, al nuovo linguaggio del Rinascimento.
Bibliografia
Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art. 3, p.699. New York, Grove, 1996. ISBN 1-884446-00-0
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol.1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNIT\ICCU\CFI\0114992.
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