Fu allievo di Carlo Cignani[1] a Forlì e a Bologna e fu quindi introdotto alla scuola forlivese e alla pittura accademica sulle orme dei Carracci; echi di questa pittura si possono trovare nelle opere giovanili: gli affreschi della Libreria, ossia l'aula magna, della Biblioteca Classense di Ravenna e quelli nella Cattedrale di San Feliciano a Foligno[2]. A Forlì, di suo rimane L'allegoria del tempo e delle stagioni, nel Palazzo Reggiani.
Si trasferì, con la raccomandazione del pittore Marcantonio Franceschini viceprincipe dell'Accademia Clementina di Bologna, a Roma dove entrò in contatto col suo conterraneoCarlo Maratta; il contatto con l'opera più matura del Maratta, e degli allievi del Maratta, rappresentò una svolta nella sua pittura. Inoltre, collaborò alle opere del Palazzo Convento di Marfra ed alla cattedrale di Evero grazie all'amico Agostino Masucci. Sono di questo periodo gli affreschi nel Palazzo del Quirinale, quelli nella Chiesa Nuova dei Filippini di Perugia (1730), quelli nella Basilica di Santa Maria della Misericordia a Macerata (1736), a Sant'Angelo in Vado, Forlì e Rimini. Francesco Mancini venne stimato dai contemporanei come uno dei migliori pittori della sua epoca; venivano apprezzati soprattutto i toni chiari e luminosi delle sue pitture. Fu accolto fra i membri dell'Accademia di Francia a Roma (1732), della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon di Roma (fra il 1743 e il 1745) e dell'Accademia di San Luca (1750-51)[3].
Vergine Addolorata, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Assunzione della Vergine, Convento Reale di Mafra - Portogallo
L'allegoria del tempo e delle stagioni, Forlì, Palazzo Reggiani
Trionfo di San Michele Arcangelo, Sant'Angelo in Vado, Duomo.
Note
Lione Pascoli, Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni. Roma, De Rossi, 1736, Vol. II, pp. 171-2 (on-line).
Enrico Filippini, Gli affreschi del Mancini nel Duomo di Foligno. Perugia: Unione tipografica Cooperativa, 1917; Estr. da Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria, v. III, Foligno, 1916.
Annuario dell'Accademia Nazionale di San Luca, Roma, 2004 p. 121 (on-line[collegamento interrotto])
«LAPICCOLA, NICCOLO», in Shearjashub Spooner (ed), A Biographical History of the Fine Arts: Being Memoirs of the Lives and Works of Eminent Painters, Engravers, Sculptors, and Architects. From the Earliest Ages to the Present Time. Alphabetically Arranged, and Condensed from the Best Authorities. New York: J. W. Bouton, 1865, vol. I, pp. 456 (on-line)
«LAZZARINI, CANON GIO. ANDREA» in Shearjashub Spooner (ed), A Biographical History op. cit., vol. I, pp. 462-3 (on-line)
Bibliografia
Accademia nazionale di San Luca, Memorie per servire alla storia della Romana Accademia di S. Luca fino alla morte di Antonio Canova, compilate da Melchior Missirini. Roma: Stamperia De Romanis, 1823, p.227-8 (on-line)
Amico Ricci, Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, del marchese Amico Ricci. Macerata: Tipografia di Alessandro Mancini, 1834, vol. I, pp.415–117 (on-line)
Andrea Carnevali, "La cultura figurativa romana in Portogallo: Francesco Mancini a Mafra ed a Evora" in Lingue & Lingue e culture moderne, Edizioni Led, 2013, pp.61–82.
"MANCINI (Francesco)" in Carlo Antonio Vanzon (ed.), Dizionario universale della lingua italiana ed insieme di geografia, ecc, preceduto da una esposizione grammaticale ragionata della lingua italiana, Livorno: dalla Stamperia di Paolo Vannini, 1836, Tomo IV (M-N-O), p.91 (on-line)
Hermann Voss, Die Malerei des Barock in Rom. Berlin: im Propylaen Verlag, 1924.
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