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Franco Javarone, pseudonimo di Giovanni Javarone (Napoli, 17 febbraio 1943), è un attore e pittore italiano.

Franco Iavarone in scena
Franco Iavarone in scena

Biografia


Javarone sul set di Così parlò Bellavista
Javarone sul set di Così parlò Bellavista

Nato a Napoli, inizia la propria carriera artistica nel 1967, debuttando con Ubu S.p.A. al Teatro Instabile di Napoli, per la regia Michele Del Grosso, per poi entrar a far parte dapprima della compagnia di Luca De Filippo (figlio del più celebre Eduardo) ed in seguito in quella di Nino Taranto. Al cinema esordisce nel 1971, con un ruolo marginale nel film Attenzione alla puttana santa del cineasta tedesco Rainer Werner Fassbinder. Lavora poi nuovamente al Teatro Instabile, sempre con la regia di Michele del Grosso, ma coadiuvato però da Giancarlo Sbraglia, nella prima della La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone.

La sua filmografia ricopre circa trent'anni e spazia notevolmente tra i generi, dove ha ricoperto ruoli diversi ma sempre caratterizzati da quella vena grottesca e vagamente surreale che riesce ad infondere ai suoi personaggi. Ricordiamo Notturno il matto barbuto in Ad ovest di Paperino di Alessandro Benvenuti, l'avvocato della camorra Russo in Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo, il Re dell'Occulto nel segmento Il pelo della disgrazia in Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio di Sergio Martino, Antuono, comandante di una banda di soldati di ventura, ne Il viaggio della sposa di Sergio Rubini, il Biondo nel segmento diretto da Pappi Corsicato La stirpe di Iana nel film collettivo I vesuviani, don Ciro in Ribelli per caso di Vincenzo Terracciano e Mangiafuoco nel Pinocchio di Roberto Benigni. Recitò pure per Federico Fellini; sotto la regia del maestro riminese, infatti, ricoprì il ruolo del suonatore di tuba in Prova d'orchestra e di Pigafetta il becchino ne La voce della Luna, oltre ad aver girato con lui uno spot pubblicitario della Barilla.

Il fatto di avere intrapreso l'attività cinematografica solo a metà degli anni settanta lo ha tenuto fuori dall'epoca d'oro del western all'italiana, permettendogli altresì di mostrare le sue doti di "cattivo" in pellicole quali La città gioca d'azzardo (1975) di Sergio Martino e Giallo napoletano (1979) di Sergio Corbucci, nel quale divide la scena con Marcello Mastroianni e, alla sua ultima interpretazione cinematografica, Peppino De Filippo.

Particolarmente significativa, inoltre, la sua attività teatrale sotto la guida del maestro Roberto De Simone. Ha preso parte con un cammeo al cortometraggio "Tu m'uccidi o crudele" con Gianni Ferreri e Patrizia Di Martino prodotto da Tile Storytellers per la regia di Giovanni Calvino. Ha esposto i suoi quadri tra Napoli ed Ischia in mostre i cui incassi sono stati devoluti ad istituti per disabili.


Filmografia



Cinema



Televisione



Webserie



Teatro



Collegamenti esterni


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