Franz von Lenbach (Schrobenhausen, 13 dicembre 1836 – Monaco di Baviera, 6 maggio 1904) è stato un pittore tedesco, specializzato in ritratti.
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Per assecondare i desideri del padre s'iscrisse alla Scuola di arti e mestieri di Landshut e lì studiò, dal 1847 al 1852, anno in cui entrò al Politecnico di Augusta (Germania). Visse a Monaco di Baviera, nella villa italiana che apriva ogni giorno a visitatori, ai quali mostrava le sue ultime creazioni. Alla pittura giunse tardi, nel 1857, quando s'iscrisse all'Accademia di belle arti di Monaco.[1] Si distinse per il dipinto Contadini che fuggono sotto un temporale
Fece il ritratto all'imperatore Guglielmo I, al re di Prussia, al principe Otto von Bismarck e al maresciallo prussiano Helmuth Karl Bernhard von Moltke.
Ha compiuto viaggi di studio in Italia e in Fiandra, assimilando l'arte di Tiziano, del Giorgione e dei pittori fiamminghi del Seicento. Realizzava copie di tele celebri.[1] A Roma, dove si fermò nel 1858-1859, era in compagnia di Karl Theodor von Piloty, che era stato suo maestro all'Accademia. Tornò a Roma nel 1863-1864, per eseguire su commissione copie di quadri famosi e celebrati. Per un breve periodo fu anche a Madrid, per copiare tele di Velazquez.[1]
Nelle sue opere rendeva molto scura la tonalità del fondo, in modo tale che la luce si concentrasse sul viso (o su gambe e braccia) della persona ritratta, per dare così maggiore risalto al soggetto del dipinto.
Eseguì un ritratto di papa Leone XIII che tuttavia lo rifiutò, considerandolo di qualità scadente: Lenbach aveva dipinto il papa nell'istante in cui si alzava e nei suoi occhi era concentrata la luce. Il dipinto fu esposto a Monaco, nella Galleria Moderna, accanto ad un ritratto di Bismarck e a quello di Ignaz Döllinger, teologo cattolico. Secondo Lenbach le tre figure rappresentano tre forze: l'azione, il pensiero, la politica. Divenne membro dell'Accademia di belle arti di Berlino (1883) e di Anversa (1891).
Il Lenbach era considerato un pittore di maniera, perché ripeteva la stessa tipologia di ritrattoː ma egli rappresentava le persone usando un fine intuito psicologico e sapeva dipingere una personalità in forma aulica, esattamente come il suo committente desiderava essere ritratto.
Sua allieva è stata la pittrice austriaca Elise Ransonnet-Villez. Opere di Franz von Lenbach sono conservate nella Galleria Lenbach, a Monco di Baviera, creata in quella che un tempo era la sua abitazione.
Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti | |
— 1876 |
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