Fëdor Evtichievič Zubov in russo: Фёдор Евтихиевич Зубов?, noto anche come Fëdor Evtichiev figlio di Zubov Ustjuženec in russo: Фёдор Евтихиев сын Зубов Устюженец?, Fëdor Evtichiev in russo: Фёдор Евтихиев? e Fëdor Usolec in russo: Фёдор Усолец? (Solikamsk, 1615 – Mosca, 3 novembre 1689) è stato un pittore, incisore e miniaturista russo.
Zubov, nacque a Solikamsk, negli Urali, in una città commerciale sulla via che conduce in Siberia, del casato degli Zubov, una nobile famiglia russa,[1] sin da ragazzo manifestò un amore per l'arte iconografa russa[2] che lo portò a diventare un eminente pittore di icone del XVII secolo.
Si dedicò allo studio e alla realizzazione di icone, codici miniati, disegni per incisioni e pitture murali. Il suo stile barocco, lo rese famoso poiché introdusse i metodi europei nel rigoroso canone tradizionale russo. Così facendo creò 'vere e spettacolari immagini di grande espressività interiore'.[3] Oggi le sue icone sono considerate dei veri e propri capolavori di arte sacra.[4]
La sua bravura e la sua fama lo portarono a ricevere grandi commesse per la realizzazione di opere pittoriche importanti del suo tempo. Lavorò presso Velikij Ustjug, poi, con suo fratello Osip, nel monastero di Sant'Antonio di Sija a Sol'vyčegodsk. Nel 1653, a Mosca, partecipò alla realizzazione dell'icona per la cattedrale della Dormizione del Cremlino. Nel 1660 dipinse una parte significativa della iconostasi della Chiesa del Profeta Elia a Jaroslavl'; A Mosca, nel 1662 lavorò con Simon Pimen Fëdorovič Ušakov; dopo la morte di quest'ultimo fu assunto come direttore del laboratorio imperiale di pittori di icone al Palazzo dell'Armeria del Cremlino di Mosca.[5] Nel 1680 dipinse le icone e affreschi nel convento più famoso di Mosca: il Convento di Novodevičij, e poi sempre a Mosca nel Monastero Donskoj e nel Monastero Novospasskij.
Alcune delle opere più importanti sono:
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