Gaetano Giani Luporini (Lucca, 28 maggio 1936 – Barga, 27 febbraio 2022) è stato un compositore e insegnante italiano.
Artista a tutto tondo, Luporini era conosciuto anche come pittore e poeta.
Fu socio dell'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti[1], socio onorario dell'Associazione Musicale Lucchese[2] e Presidente Onorario di Cluster[3]
Nato in una famiglia di musicisti (il nonno era il compositore Gaetano Luporini, dal quale egli prese il secondo cognome) si avvicinò al mondo della musica iniziando lo studio del violino per dedicarsi poi alla composizione. Nel 1956 venne ammesso al Conservatorio di Firenze dove studiò con Roberto Lupi; suoi compagni di studi furono Sylvano Bussotti e Giancarlo Cardini.
Nel 1962 ottenne il diploma di composizione e dall'anno successivo iniziò ad insegnare Educazione Musicale in alcune scuole della Garfagnana e della Lucchesia. Nel 1968 ottenne la cattedra di Armonia al Conservatorio di Firenze dove rimarrà fino al 1986, e da quell'anno fino al 2003 ricoprì la carica di Direttore dell'Istituto Musicale "Luigi Boccherini" di Lucca[4].
Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, i suoi brani sono stati eseguiti presso il teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro della Pergola, Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio, Teatro dei Differenti e altri.
Particolarmente fortunata è stata la collaborazione con Carmelo Bene per il quale ha composto le musiche di scena di numerosi spettacoli tra cui vanno ricordati Pinocchio, Majakovskij e Adelchi.
Si è spento all'ospedale di Barga il 27 febbraio 2022, dopo aver contratto e superato il Covid-19; l’età avanzata e l’aggravarsi di patologie pregresse lo hanno portato alla morte.
Il giovane Gaetano Giani Luporini viveva nell'ambiente musicale lucchese che era ancora molto legato al tardoromanticismo ed alla figura di Giacomo Puccini, l'approdo al Conservatorio di Firenze e l'incontro con Roberto Lupi furono rivoluzionari e lo portarono ad avvicinarsi, tramite l'antroposofia, ad una concezione più spirituale del fare musica. Le atmosfere sono spesso rarefatte ed un suono generatore scaturisce la nascita del brano a cui segue un inspessimento della massa sonora per poi «[...] ritornare al livello di partenza, metafora del cerchio della vita terrena e delle vite cosmiche [...] »[5].
Parallelamente al proprio linguaggio Luporini approfondisce la musica del passato ed è grazie a questo studio che nel 1975 scrive il trattato Geometrie ed inversioni contrappuntistiche[6], opera didattica nella quale seguendo gli esempi de l'Arte della Fuga e l'Offerta Musicale porta al limite le possibilità tecniche ed espressive del contrappunto componendo fughe, doppi cori e brani rovesciabili o retrogradabili in stile bachiano.
La produzione di Luporini abbraccia ogni tipo di organico e forma: musica da camera per vari ensamble, musiche di scena, grandi lavori corali, Concerti per Pianoforte e per Flauto e opere liriche come Il Sosia (1980) tratto da Dostojevskij, L'orchestra Doremì (1982) e Da capo (1983).
Le sue opere sono edite da Ricordi, Sonzogno, Suvini Zerboni, Edipan, Berben e Kunzelmann.
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