art.wikisort.org - Artista

Search / Calendar

Giacomo Buzzi Reschini (Viggiù, 4 settembre 1881Torino, 18 settembre 1962) è stato uno scultore italiano.


Biografia


Figlio di un marmista viggiutese[1], Giacomo Buzzi Reschini si trasferì giovanissimo a Torino dove frequentò l'Accademia Albertina e fu allievo di Leonardo Bistolfi, pur mantenendo costanti rapporti con l'ambiente di provenienza (in particolare con il conterraneo Enrico Butti e con il milanese Ludovico Pogliaghi). Aperto un proprio studio professionale, ottenne numerosi riconoscimenti grazie alle opere presentate alle esposizioni di belle arti di Torino nel 1909 (la nota Stella alpina, un ritratto di fanciulla ornata appunto di stelle alpine acquistato dal re Vittorio Emanuele III) e nel 1911 (premiato con la medaglia d'oro per la scultura). Modellò anche la medaglia celebrativa dell'Esposizione internazionale delle invenzioni e progresso industriale del 1923, sempre a Torino. La sua opera è segnata dalle tematiche romantiche ma con uno stile improntato al verismo.


Opere


Monumento ai Caduti (Crocemosso)
Monumento ai Caduti (Crocemosso)

Della sua vasta produzione, oltre ai numerosi monumenti funerari, si possono ricordare: l'Immacolata (1928) per il Palazzo del Governatorato in Vaticano, le statue dei Santi Cirillo e Metodio per il Collegio Boemo di Roma, i monumenti ai caduti di Crocemosso (1927), Chieri, Bordighera e San Damiano d'Asti, le statue dei Profeti e la porta monumentale della chiesa dell'Annunziata di Torino, il monumento alle Penne Mozze Canavesane di Belmonte (1955). È anche l'autore dei ritratti di Martino Borrione e di Annibale Barbera nell'Istituto Tecnico Industriale "A. Avogadro" di Torino[2].

Una collezione di suoi gessi, con lo spettacolare San Giorgio a cavallo che uccide il drago[3], è raccolta nel Museo degli artisti viggiutesi del Novecento, a Viggiù, dove realizzò anche i bassorilievi bronzei delle cappelle della Via crucis lungo la "rizzada" che porta alla chiesa di San Martino e dove è stata intitolata la Scuola media statale.


Note


  1. Viggiù è noto come "il paese dei picasàss" (scalpellini) per la sua tradizione nell'estrazione e lavorazione della pietra, risalente forse al XII secolo (il primo scultore noto è Martino Longhi il vecchio, 1534-1591). Fra gli scultori più recenti, oltre a Buzzi Reschini, si possono ricordare Enrico Butti, Luigi Buzzi Leone, Nando Conti, Luigi Bottinelli, Angelo Bottinelli, Vincenzo Cattò, Gottardo Freschetti ed Ettore Cedraschi. Per questo Viggiù è stato anche definito "il paese con il più alto tasso artistico d'Italia".
  2. Vedi scheda della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  3. Modello per il bronzo della tomba Bertirotty (1955) al Cimitero monumentale di Torino.

Bibliografia



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 2154153596626851900007 · WorldCat Identities (EN) viaf-2154153596626851900007
Portale Biografie
Portale Scultura



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии