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Gian Giacomo Inchiocchio detto il Barbelli o Barbello (Offanengo, 17 aprile 1604 – Calcinato, 12 luglio 1656) è stato un pittore italiano.

Autoritratto
Autoritratto

Biografia


Olimpo
Olimpo

Nasce a Offanengo da Giovan Angelo e Maria Malosa. Inizia la sua carriera artistica a Crema nella bottega di Tommaso Pombioli: la prima opera datata e firmata risale al 1622; successivamente si trasferisce per un quinquennio a Milano (1625-1630), lavorando anche tra Valtellina e Alto Lario, acquisendo capacità e fama. Nel 1630 ritorna a Crema stabilendosi nella parrocchia di San Giacomo e sposa Angelica Bassa; in questo periodo inizia a lavorare su numerose commissioni in terra locale, con forte maturità in cui traspare la conoscenza dell'arte illusionistica veronese, quella tosco-romana e quella fiamminga.

Per tutto il decennio 1630-1640 l'attività è molto intensa sull'asse Brescia-Crema-Lodi, spingendosi fino a San Colombano al Lambro. A causa delle numerose richieste allestisce una bottega nella quale vi lavorano Evaristo Baschenis e, più tardi, due dei suoi otto figli, Carlo Antonio e Giovan Angelo. Anche gli anni quaranta si rivelano intensi di opere, tra le quali va almeno citato il ciclo di affreschi di Santa Maria delle Grazie a Crema, uno tra i più noti e famosi, che si distingue per la vivacità dei colori e il naturalismo delle figure. In questo decennio il Barbelli lavora, oltre che a Crema e Brescia, anche a Bergamo e nei paesi dei dintorni. L'attività prosegue intensamente anche negli anni cinquanta. Nel 1656 viene chiamato a Calcinato per decorare Palazzo Mercanda, ma il 7 luglio 1656 viene colpito da un'archibugiata durante una battuta di caccia. Muore pochi giorni dopo, il 12 dello stesso mese.


Il soprannome


Il soprannome Barbelli, pare assegnato alla famiglia del pittore fin dal XVI secolo, deriva dal termine dialettale barbèl, ossia farfalla notturna. Il Barbelli lo sfruttò per firmare le sue opere, i figli lo assunsero come cognome ufficiale. Mentre le dicerie paesane definiscono che il soprannome deriva dal termine dialettale “barbelà”, cioè avere freddo, in quanto la famiglia seppure benestante non riscaldava la casa per tirchieria e gli occupanti tremavano dal freddo.


Opere



Tele


L'Assunzione di Maria, anno 1642, affresco della volta, Crema, Santuario di Santa Maria delle Grazie
L'Assunzione di Maria, anno 1642, affresco della volta, Crema, Santuario di Santa Maria delle Grazie
La Deposizione di Cristo, olio su tela, anno 1646, Crema, Museo civico di Crema e del Cremasco
La Deposizione di Cristo, olio su tela, anno 1646, Crema, Museo civico di Crema e del Cremasco

Decorazioni di chiese



Opere profane



Altre opere note



Note


  1. Casaletto Vaprio: gli affreschi del Barbelli tornano a casa, su cremaoggi.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 137466213 · ISNI (EN) 0000 0001 0789 990X · BAV 495/90944 · CERL cnp01171781 · Europeana agent/base/99433 · ULAN (EN) 500025905 · LCCN (EN) n89622558 · GND (DE) 137888848 · WorldCat Identities (EN) lccn-n89622558
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[en] Giovanni Giacomo Barbelli

Giovanni Giacomo Barbelli (17 April 1604 – 12 July 1656) was an Italian painter of the Baroque period, active in Lombardy. He was a canvas and fresco painter known for his religious and mythological scenes that decorate many churches and residences in Lombardy. He was a highly skilled draughtsman and a brilliant colorist. His work shows an inventive imagination and a thorough knowledge of perspective.[1]
- [it] Gian Giacomo Barbelli



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