Gino Albieri (Cavarzere, 29 luglio 1881 – Roma, 1949) è stato un pittore italiano.
Gino Albieri con la sorella Adele nel 1940
Biografia
Frequentò i corsi dell'Accademia di Venezia. Fu per otto anni al Cairo d'Egitto, dove ebbe come maestro il pittore belga Van Brugge.[1]
Rientato in Italia, nel 1913 realizzò le decorazioni liberty per il Teatro Zago di Loreo.[2]
Allo scoppio della guerra era attivo a Milano. Ebbe l'incarico di ricostruire, in una serie di quadri, le azioni della sua brigata sotto il monte Hermada.
Nel dopoguerra si trasferì a Roma, dove ebbe l'autorizzazione a realizzare diciotto tele dal dirigibile M.1, che possono essere considerate le prime opere italiane di aeropittura.[3]
Gino Albieri, Lettera aperta del primo aeropittore a F. T. Marinetti, «Il Giornale della Domenica», 8-9 febbraio 1931
Valentina Albieri, Ricordo di Gino Albieri, in «L’Urbe», XVIII, 1, gennaio-febbraio 1955, pp. 15-18
M. Sorbello, s.v. Albieri Gino, in Viaggio in Africa. Dipinti e sculture delle collezioni del Museo Africano, a cura di M. Margozzi, Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Roma 1999)
Antonello Nave, Gino Albieri, un pittore veneziano sui cieli di Roma, «Lazio ieri e oggi», 2006, 501, pp. 250-251
Antonello Nave, Notizie sul pittore Gino Albieri, tra orientalismo e liberty, «Chioggia. Rivista di studi e ricerche», 30, aprile 2007, pp. 41-44)
Carlo Baldi, Adele Albieri scrittrice cavarzerana (1877-1964), con una nota biografica sul pittore Gino Albieri, Grafiche Mariotto, Cavarzere 2009
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