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Giovanni Cini (Siena, XVI secoloCracovia Vilna, 1565) è stato uno scultore italiano, attivo soprattutto in Polonia.


Biografia


Giovanni Cini lavorò in Polonia, dove fu convocato e adottato da Francesco Lori, architetto del re Sigismondo I.[1]

Cini rientrò nella sua patria solamente in due occasioni per brevi soggiorni (1529-1531) e (1562-1564).[1]

La sua opera più nota, portata a termine assieme alla collaborazione di altri artisti, fu la decorazione della cappella di re Sigismondo situata sulla collina di Wawel a Cracovia (1521).[1]

L'opera è formata da statue di santi, medaglioni e busti.[1]

Fu attivo con Nicola Castiglione e con Filippo da Fiesole, in un'impresa di architetti-lapicidi, ma oltre a questo lavoro si distinse per le collaborazioni con Gualtiero Padovano a Vilna,[1]dove diresse una bottega di architettura e scultura.[2] Qui ricostruì la cattedrale, ampliò il castello inferiore e la costruzione della chiesa delle Santissime Anna e Barbara (1547-1554), destinata a mausoleo delle due mogli di Sigismondo Augusto.[2]

Tra le sue numerose opere si ricordano i monumenti sepolcrali e gli altari al Wawel, nelle chiese di Santa Maria (1520) e dei Francescani a Cracovia, nelle cattedrali di Poznań e di Varsavia.[1]

Realizzò anche il baldacchino della tomba di Ladislao al Wawel, il ciborio nella cattedrale di Poznań e diversi lavori decorativi per famiglie nobili, collaborando alla esecuzione e alla decorazione della residenza estiva dello storico Justus Decius a Wola Justowska presso Cracovia.[1][2]

Eseguì anche ritratti lignei di Sigismondo I e di sua moglie Bona, candelabri e reliquari in argento e oro per la cattedrale di Cracovia.[1]

Esportò in Polonia lo stile senese e il gusto per gli squisiti intagli ornamentali ricchi di fantasia talvolta grottesca e a sua volta ricevette l'influenza artistica locale.[1]

Assieme al Padovano è ritenuto il più significativo scultore del Rinascimento polacco.[1]

Dalla moglie Maddalena, polacca, ebbe i figli Severino e Catherina; il marito di quest'ultima, di nome Giano, lavorò come musicista alla corte reale.[2]


Opere



Note


  1. Cini, Giovanni, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, pp. 308-309.
  2. Helena Kozakiewicz, Cini, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 25, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981. URL consultato il 30 gennaio 2021.

Bibliografia



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[de] Giovanni Cini

Giovanni Cini (* zwischen 1490 und 1495 in Siena; † 1565 in Krakau) war ein Architekt, Bildhauer und Steinmetz der Renaissance. Cini gehörte zur dritten Generation italienischer Renaissance-Künstler, die am Krakauer Königshof tätig waren.
- [it] Giovanni Cini (scultore)

[ru] Чини, Джованни

Джованни Чини (итал. Giovanni Cini, de Cino, de Cinno, лит. Džovanis Činis; род. между 1490 и 1495—1565, Вильнюс или Краков) — итальянский архитектор и скульптор Ренессанса, работавший в Литве и Польше.



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