Giovanni (Gio) Urbinati (Rimini, 17 agosto 1946) è un ceramista e scultore italiano.
Inizia il mestiere di ceramista nel 1965 a Rimini presso l'atelier “Ceramica Stella Alpina”. Nel 1969 apre la sua prima bottega a Rimini e inizia la sua ricerca sulla materia, sugli smalti e le cotture a lustro. Modella e cuoce ogni tipo di terra, argilla, gres, porcellana e perfino la terra del suo giardino.
Dal suo incontro con Tonino Guerra nel 1988 inizia una collaborazione che sfocia nel 1990 nell'allestimento della mostra “La Cattedrale dove va a dormire il mare” alla chiesa sconsacrata di Budrio.[1]
Nel 1991 realizza a Bascio Alta, vicino a Pennabilli, il "giardino pietrificato" da un'idea di Tonino Guerra. Sono sette tappeti di ceramica ognuno dedicato a un personaggio storico importante per l'Alta Valmarecchia.[2]
Sempre in collaborazione con Tonino Guerra, crea nel 1995 all'interno dell'orto dei frutti dimenticati di Pennabilli, "l'Arco delle favole per gli occhi dell'infanzia".[3]
Nel 2003 elabora la Grande Foglia per il Palazzo Mareo, il palazzo costruito da Massimiliano Fuksas a Rimini Marina Centro.
Nel 2011 ha esposto nel museo della Città di Rimini[4] presentando la produzione degli ultimi 30 anni.
Alcuni suoi lavori sono presenti alla galleria NerA ContemporaneA di Bologna[5], al Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, al Museo Civico di Gualdo Tadino, al Museo Civico di Pesaro, al Museo delle ceramiche di Castelli e ai Musei Vaticani.
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