Giuseppe Biagi (Viareggio, 3 febbraio 1949) è un pittore italiano, appartenente al movimento della Metacosa[1].
Frequenta dapprima il liceo artistico di Carrara per poi studiare Lettere all'Università di Pisa.[2]
Dopo una prima produzione informale aderisce, nel 1981, al Gruppo Narciso Arte fondato dal critico Giorgio Di Genova e comprendente, tra gli altri, Michele Cossyro, Giuseppe Rogolino e Luca Maria Patella.[3]
Due anni dopo fa parte del gruppo della Metacosa con Giuseppe Bartolini, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini, Lino Mannocci e Giorgio Tonelli. Il gruppo espose per la prima volta a Villa Paolina a Viareggio nel 1983 sotto la cura del critico Roberto Tassi che ne seguì l'attività anche nelle successive esposizioni.[4]
Importanti le personali come Opere recenti del 1988 presso lo Studio Steffanoni di Milano curata da Roberto Tassi e Vittorio Sgarbi, Opere recenti del 1990 presso la Galleria Forni di Bologna e la personale curata da Flaminio Gualdoni alla Galleria Il Polittico di Roma. Tra le collettive Narcissus (1982) Palazzo delle Esposizioni di Roma, Obiettivo immagine (1983) Galleria Davico, Torino e Quinta triennale dell'incisione (1986) Palazzo della Permanente, Milano.[5]
Nel 1996 partecipa all’Esposizione Nazionale Quadriennale d'Arte di Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma[6] e una sua opera viene acquistata dalla Camera dei Deputati di Montecitorio, Roma.[7]
Nel 2004, sotto la curatela di Philippe Daverio, il gruppo della Metacosa si riunisce nella collettiva Fenomenologia della Metacosa - 7 artisti nel 1979 a Milano e 25 anni dopo allo Spazio Oberdan di Milano.[4]
Nel 2007 partecipa alla mostra Arte italiana. 1968-2007. Pittura tenutasi a Palazzo Reale di Milano e curata da Maurizio Sciaccaluga[8], mentre nel 2011 è invitato da Mina Gregori al Padiglione Italia in occasione della 54ª Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi.[9]
Nel 2013 espone nella collettiva organizzata da Porsche Cofani d'autore al Museo del parco di Portofino e a Forte dei Marmi, insieme a Bruno Ceccobelli, Gillo Dorfles, Marco Lodola e Ben Vautier.[10][11]
Sue opere si trovano presso musei pubblici come la Camera dei deputati di Roma[7], Galleria d'arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani - GAMC di Viareggio[12], MAGI '900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche di Bologna[13] e Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina[14]
Si sono occupati di lui, fra gli altri, Philippe Daverio, Giorgio Di Genova, Marco Goldin, Mina Gregori, Flaminio Gualdoni, Alessandro Riva[15], Ruggero Savinio[16], Maurizio Sciaccaluga, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi, Roberto Tassi e Marco Vallora.
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