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Giuseppe Colarieti Tosti (Rieti, 20 luglio 1873Rieti, 26 maggio 1949) è stato un pittore, scultore, ceramista e restauratore italiano.


Biografia


Nacque a Rieti il 20 luglio 1873 da Icilio e Marta Rossi, esponenti di una ricca famiglia di argentieri ed orefici.[1]

All'età di vent'anni decise di intraprendere l'attività di pittore e si distaccò dalla famiglia, andando a vivere prima a Firenze (1893-1896) e poi a Roma, dove si diplomò all'accademia di belle arti.[1] A Roma il Colarieti Tosti si avvicinò al divisionismo e stabilì uno studio in Via Margutta, divenendo un punto di riferimento tra i giovani che aderivano alla corrente; inoltre entrò in buoni rapporti con Giuseppe Pellizza da Volpedo, che aveva conosciuto a Firenze.[1]

Nel novembre del 1897 sposò Laura Agamennone[1] dalla quale ebbe quattro figli: Angela, Elena, Valentina e Lionello. In seguito al matrimonio si trasferì a Milano, dove si guadagnava da vivere pubblicando articoli di critica artistica e di archeologia, mentre la moglie lavorava come ricamatrice.[1] Nel 1901 fece ritorno a Rieti dove ottenne una cattedra come insegnante di arte,[1] e fu nominato direttore del Museo Civico (provvedendo al suo riordinamento e al restauro di alcune opere).[1] Negli anni seguenti il Colarieti Tosti ridusse l'attività di pittore e si dedicò prevalentemente al restauro e alla conservazione delle opere appartenenti al patrimonio artistico del circondario reatino.[1]

Successivamente il Colarieti Tosti si trasferì in Umbria, dove abbandonò l'insegnamento e iniziò a lavorare per la sovrintendenza ai monumenti della regione.[1] In particolare visse a lungo a Montefalco e soggiornò spesso in diversi conventi dove era solito ritirarsi in ascesi.[1] In questo periodo eseguì restauri a Spoleto, Gubbio, Assisi, Spello e Perugia.[1]

A Gubbio eseguì nel 1912 i disegni del mobile[2] in cui sono tuttora esposte le Tavole Eugubine nel Palazzo dei Consoli.

Colarieti Tosti fu anche modellatore e decoratore di vasi, piatti e piastrelle, nonché disegnatore dei motivi che venivano ricamati nella manifattura di biancheria che la moglie gestiva a Rieti, e anche autore di poesie in vernacolo reatino.[1]


Note


  1. Salvatore Puglia, COLARIETI TOSTI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982. URL consultato il 23 marzo 2018.
  2. Laura Braca, Francesca Calliope Faramelli, L'esposizione delle Tavole Eugubine nel Palazzo dei Consoli. La storia, i progetti e la realizzazione del mobile di custodia, in "Il museo di Gubbio. Memoria e identità civica, 1909-2009", Atti del Convegno di studio, Gubbio, 26-28 novembre 2009, a cura di Patrizia Castelli e Salvatore Geruzzi, 2012, pag.229-243

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