Giuseppe II Gaggini (Genova, 25 aprile1791 – Genova, 2 maggio1867) è stato uno scultoreitaliano, operante a Genova e a Torino.
Tabernacolo della chiesa di Santa Maria dell'Immacolata (La Orotava)
Figlio di Bernardo II e di Geronima Daneri. Rappresenta l'ultima generazione neoclassica nella scultura genovese nel primo Ottocento. Fu allievo di Nicolò Traverso all'Accademia Ligustica; completò quindi la propria formazione a Milano, con Camillo Pacetti e con Gaetano Monti. Nel 1815, dopo aver vinto il concorso governativo di Brera con il bassorilievo "La morte di Priamo" si spostò a Roma, dove fu in contatto con Antonio Canova e con Bertel Thorvaldsen.
Nel 1823 rientrò a Genova, dove dal 1830 ottenne la cattedra di scultura dell'Accademia Ligustica (fu suo allievo Santo Varni); poi, su invito di Carlo Alberto, si recò in Piemonte, dove eseguì opere per i castelli reali di Torino, Racconigi e Pollenzo; nel 1836 fu nominato regio scultore e professore dell'Accademia Albertina di Torino, carica che ricoprì per un ventennio. Nel 1856 tornò definitivamente a Genova dove fu attivo fino al 1867, anno della sua scomparsa.
Opere a Torino
il monumento al principe Tommaso nella cappella della Sindone in duomo
il monumento a Vittorio Emanuele I nella piazza della Gran Madre.
il Leone del sepolcro del principe Tommaso nel duomo di Torino.
Opere a Genova
Monumento a Colombo
il bassorilievo per l'Accademia Ligustica di Belle Arti
per il monumento di Colombo a piazza Acquaverde, eseguì due opere: la statua raffigurante La Nautica e il Cristoforo Colombo al Consiglio di Salamanca, nel riquadro esposto a sud, posta tra i quattro bassorilievi del podio, opera quest'ultima compiuta in età avanzata. Il monumento intendeva essere una celebrazione risorgimentale e ottimisticamente positivista della scienza e dell'arte della nazione italiana, e ad esso collaborarono vari autori, dal genovese Santo Varni al fiorentino Lorenzo Bartolini.
la statua del Genio dell'Armonia, posta sul pronao del teatro Carlo Felice (ora conservata in un museo, al suo posto è stata posta una copia)
il busto di Corrado di Monferrato, conservato al Museo del Risorgimento.
Statua sovrastante il pronao del teatro Carlo Felice, di Giuseppe Gaggini
i due angeli dell'altare di Carlo Barabino nella cappella Lercari della cattedrale di san Lorenzo.
Opere a La Orotava
Il Tabernacolo in marmo (1822). Chiesa di Santa Maria dell'Immacolata.
Il Pulpito in marmo (1823). Chiesa di Santa Maria dell'Immacolata.
Opere a Cuba Havana
Fuente de los Leones - Progettato nel 1836 dall'artista italiano, realizzato in marmo di Carrara, Fuente del Conde de Villanueva è popolarmente noto come "Fuente de los Leones" per i suoi quattro leoni, uno per ogni angolo, appoggiato su piedistalli con l'acqua che scorre dalle loro bocche. La fontana è stata spostata più volte, ma sempre all'interno del perimetro della piazza. .
Bibliografia
P. Martini, Gaggini, famiglia, 228-231; C. Olcese Spingardi, Gaggini Giuseppe, 245-247; G. Bernini, Gaggini Nibilio, 247-248, ad voces, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 51, Roma 1998.
Riccardo Navone, Viaggio nei Caruggi, edicole votive, pietre e portali, Fratelli Frilli Editori, Genova 2007, 129, 383.
Andrea Spiriti, I Gaggini. Una stirpe di artisti bissonesi, in Giorgio Mollisi (a cura di), Bissone terra di artisti, Arte&Storia, anno 8, numero 41, Editrice Ticino Management S.A., dicembre 2008, 41.
Cristiano Berti, Gaggini, le Alpi e il Tropico del Cancro, Quodlibet, Macerata, 2017
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