Guglielmo Ciarlantini (San Ginesio, 21 novembre 1881 – San Ginesio, 1959) è stato un pittore, insegnante e architetto italiano.
Guglielmo Ciarlantini
Biografia
Guglielmo Ciarlantini nacque a San Ginesio il 21 novembre 1881 da Elimeno e Domenica Ricci. Scoperto e indirizzato nel 1905 alla pittura da Fra Paolo Mussini presso l'Accademia di belle arti di Roma,[1] frequentò lezioni di storia dell'arte di Giulio Ferrari presso il Museo Artistico di Roma. Per due anni frequentò l'Académie de France à Rome. Durante la sua vita insegnò in varie scuole, tra cui la scuola professionale maschile di tirocinio di Macerata e a San Ginesio. Nel 1939 fu nominato commissario degli esami di Stato ad Ascoli Piceno e partecipò ad una commissione artistica che portò a nuova decorazione il Liceo Rossini di Pesaro, anche se principalmente lavorò nel maceratese, a Pesaro, a San Severino Marche, a Roma e a Torino. Il 17 dicembre 1951 fu insignito del titolo di Accademico Ordinario all'Accademia dei Catenati di Macerata e venne nominato ispettore onorario alle antichità, ai monumenti e alle pinacoteche.[2][3]
Chiamato anche "parco delle Rimembranze", è un parco situato fuori Porta Picena, uno di quattro ingressi al paese, ed è dedicato ai caduti nella prima e seconda guerra mondiale. Costruito nel 1927[6] il parco possiede ancora le decorazioni del periodo fascista all'ingresso di esso, infatti è costruito in razionalismo italiano. Progettato come fosse una basilica, i pini marittimi al suo interno assumono significati diversi: i pini più esterni rappresentano i soldati morti per cause della guerra, i pini più interni e dell'abside immaginario rappresentano i soldati morti in combattimento, quelli che circondano l'altare rappresentano i soldati decorati e i due cipressi rappresentano le due medaglie d'oro al valor militare di San Ginesio.[7][8][9]
Pittura
San Luigi IX, San Ginesio (prima metà del XX secolo);[10]
San Francesco d'Assisi, San Ginesio (prima metà del XX secolo);[11]
Madonna Immacolata, San Ginesio (prima metà del XX secolo);[12]
Prospetti della Collegiata di San Ginesio, San Ginesio (1934);[13][14][15]
Guglielmo Ciarlantini si occupò principalmente di iconografie religiose, di ritratti e di decorazioni: lavorò a San Ginesio, Loro piceno, Macerata, Gualdo, San Severino Marche, Casal Monferrato, Tolentino, Fano Pesaro, Belforte del Chienti, Francavilla d'Ete, Corridonia e Torino. Nella chiesa di San Francesco a San Ginesio dipinse la parte superiore della prima cappella destra e l'affresco del Battesimo di Cristo.[16]
Scultura
Campana dell'Impero, Torre civica, San Ginesio;
Tomba di Tullio Taccari, Chiesa di Santa Maria della Consolazione, San Ginesio (1926).
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