Ivan Crico (Gorizia, 1º novembre 1968) è un pittore e poeta italiano.
È nato a Gorizia nel 1968, ma è originario di Pieris, dove ha trascorso la fanciullezza e dov'è vissuto fino al 2005. Dopo aver frequentato l'Istituto Statale d'Arte di Gorizia, si è diplomato nel 1992 in pittura presso l'Accademia di belle arti di Venezia. Nel 1999 ha ideato e fondato, assieme al poeta Pierluigi Cappello, La barca di Babele, una collana di poesia, edita dal Circolo Culturale di Meduno, che accoglie autori noti dell'area friulana, veneta e triestina. Attualmente vive a Tapogliano dove scrive in lingua e impiegando il nativo antico dialetto bisiacco, dipinge ed è impegnato in un'intensa attività artistica e di diffusione della cultura anche nelle scuole e in campo istituzionale all'interno di un progetto legislativo di valorizzazione delle varietà venete del Friuli-Venezia Giulia. Varie e significative sono le iniziative culturali sviluppate in Friuli-Venezia Giulia, in Veneto, Austria, Slovenia e Croazia che fanno capo a questo poeta, legate alla poesia, alla saggistica, a convegni per la valorizzazione dei dialetti e delle lingue minoritarie europee, alla reciproca conoscenza fra i vari popoli, anche in collaborazione con studiosi e poeti sloveni, austriaci, sardi, siciliani, francesi e catalani.
Studioso della storia e della lingua delle genti del Friuli-Venezia Giulia, dell'Istria e del Veneto, assieme a Gian Paolo Gri ed altri ricercatori, partendo dai noti studi di Carlo Ginzburg, ha scritto uno studio su importanti ed inedite testimonianze letterarie e orali riguardanti la presenza dei benandanti nel goriziano raccolte nel volume Di prodigi segreti[1]. Ha collaborato con Mauro Casasola alla stesura del Vocabolario italiano-bisiac[2]. Per l'Istituto Tellini, inoltre, ha curato la sezione dedicata alle fiabe e alle leggende del monfalconese nel volume Friûl gurizan, Bisiacaria, Goriška[3]. Con recensioni ed interviste a noti esponenti del mondo artistico nazionale (da Marco Paolini a Toti Scialoja fino alla cantante Elisa) collabora da una ventina d'anni con diverse riviste nazionali, su carta e in rete, e, con continuità, scrive anche per le pagine culturali del "Messaggero Veneto - Giornale del Friuli".
Per la raccolta De arzent zu (scritta recuperando l'antico idioma scomparso tergestino), nel 2009 ha ricevuto il premio nazionale di poesia Biagio Marin[4][5][6], il massimo riconoscimento in Italia per la poesia in dialetto e nelle lingue delle minoranze linguistiche storiche[4]. Nel 2018, per la raccolta inedita "Seràie" ha ricevuto il Premio Ischitella-Pietro Giannone[7].
Sue poesie sono apparse sulle seguenti riviste (nazionali ed estere) e antologie: «Poesia», «Tratti», «Lengua», «Frontiera», «Diverse Lingue», «Pagine», «Salmigondis». "italian Poetry Review"; Pulcherrimae strade[8]; Tanche giaiutis (Come averle). La poesia friulana da Pasolini ai nostri giorni[9]; I colors da lis vos[10] e nel libro Cinquanta poesie per Biagio Marin[11]. Sulla sua poesia hanno scritto tra gli altri Antonella Anedda, Mario Benedetti, Pierluigi Cappello, Anna De Simone, Amedeo Giacomini, Franco Loi, Hans Kitzmüller, Giovanni Tesio e Gian Mario Villalta, Giorgio Agamben.
Con il libro L’antro siel del mondo (L’altro cielo del mondo) vince la 15ª edizione del premio letterario nazionale di poesia dialettale edita "Salvo Basso-Città di Scordia", edizione del 2021 con cerimonia di consegna andata in scena a Scordia il 30 aprile 2022 (ventennale della scomparsa del poeta al quale è intitolata la manifestazione).
Per quanto riguarda l'attività pittorica, ha iniziato gli studi artistici privatamente nel 1981, apprendendo le basi del disegno classico e della pittura ad olio e approfondendo con Paolo Orlando, uno dei più noti pittori d'icone ed affreschi contemporanei, l'uso delle tecniche pittoriche antiche e dell'affresco. All'Accademia di belle arti di Venezia si diploma in pittura (con una tesi sull'opera del regista inglese Peter Greenaway) approfondendo contemporaneamente, durante un anno dedicato a questa disciplina, l'arte incisoria[12] sotto la guida del maestro Franco Dugo, uno dei massimi incisori europei. A partire dal 1981 ha partecipato a quasi un centinaio di mostre collettive in Italia e all'estero[13]. Dal 1995 ha iniziato ad interessarsi anche alla decorazione antica e al restauro. In seguito si è dedicato soprattutto ad impegnativi lavori di decorazione e ricostruzione di affreschi in prestigiose ville e palazzi storici - come Villa Romano a Case di Manzano e Villa Brigido a Trieste - in collaborazione con note ditte di restauro[14]. Nel corso del 2008-2009 ha portato a compimento la vasta decorazione ex novo dei saloni della seicentesca Villa Strassoldo ad Aiello del Friuli[15]. Attualmente insegna Cromatologia all'Accademia di Belle Arti "Giambattista Tiepolo" di Udine.
Alcune tra le principali esposizioni e mostre collettive:
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