Jean Raon (Parigi, 4 luglio 1630 – Parigi, 5 aprile 1707) è stato uno scultore e insegnante francese presso l'Accademia reale di pittura e scultura[1].
Figlio di un capomastro, fu inizialmente istruito dal padre[2]. In seguito studiò arte a Roma tra il 1666 e il 1669[1] come pensionante del re (pensionnaire), seguendo i corsi presso l'Accademia di Francia[2]. Ritornato in patria, si stabilì a Versailles, dove operò fino al 1695[1]. Scultore del re[3], ricevette commissioni da Luigi XIV nell'ambito del grande programma di Charles Le Brun relativo ad architettura, architettura paesaggistica e scultura, che lo impegnarono fino al 1699[2]. Lavorò anche nel castello di Clagny, a Versailles, e in quelli di Marly e Meudon, oltre che presso l'Hôtel des Invalides[2].
Il 26 febbraio 1661 sposò Geneviève Le Coeur, da cui ebbe almeno 2 figli, Cristophe, nato il 12 novembre 1662 e Jean Melchior, che fu scultore del re[3]. Il 6 marzo[3] 1672 divenne membro dell'Accademia reale di pittura e scultura[2][3] e, a partire dal 1690, professore[1][2]. Durante gli ultimi anni di vita, oltre all'insegnamento, continuò ad eseguire sculture per le residenze reali[2].
Raon eseguì principalmente monumenti di soggetto mitologico e rappresentanti animali, sia in marmo che in bronzo[1]. È noto soprattutto per le sculture di stile classico, realizzate per la reggia e i giardini di Versailles[2].
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