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Koson Ohara (小原 古邨?; Kanazawa, 1877Tokyo, 1945) è stato un pittore e disegnatore giapponese, conosciuto principalmente per le sue stampe silografiche in stile shin-hanga ("stampe nuove").

Ohara Koson, Ballerina e foglie di Loto,  1912-1918, stampa silografica, 37.7 × 16.4 cm. Brooklyn Museum
Ohara Koson, Ballerina e foglie di Loto, 1912-1918, stampa silografica, 37.7 × 16.4 cm. Brooklyn Museum

Biografia


Koson è il più noto tra i diversi pseudonimi d’artista che il pittore utilizzò nel corso della sua vita; il suo vero nome era Ohara Matao. Studiò presso la scuola tecnica della Prefettura di Ishikawa tra il 1889 e il 1893 dove ebbe come insegnante di pittura il maestro Suzuki Kason (1860–1919), che fu docente eclettico dedito a diversi stili, (scuola Kanō, Maruyama-Shijo e Tosa) e interessato all’arte paesaggistica e kachō-e; in segno di riconoscimento e di filiazione artistica, secondo l’uso giapponese, Ohara mutò il proprio nome da Matao a Koson[1], cioè figlio di Kason.

A Tokyo, dove si trasferì al seguito del maestro Kason, si fece un nome realizzando alcuni trittici silografici in stile “ukiyo-e che illustrano episodi della guerra russo-giapponese (1904-1905) ma la maggior parte della sua produzione artistica è costituita da pitture e stampe kachō-e, letteralmente uccelli e fiori, un genere molto diffuso in Giappone e legato alla tradizione artistica.[2]

Corvo su ramo innevato, 1913, stampa silografica, 34 × 19.4 cm, Smithsonian Institution, Washington
Corvo su ramo innevato, 1913, stampa silografica, 34 × 19.4 cm, Smithsonian Institution, Washington

In generale Koson si dedicò all’illustrazione del mondo animale. Inizialmente collaborò con gli editori Akiyama Buemon e Matsuki Heikichi, firmando i progetti di stampe silografiche con il nome di Koson. A partire dal 1926, collaborò con l’editore Shōzaburō Watanabe, e in onore di questa nuova fase artistica e dell’editore che lo sostenne, firmò sempre i suoi lavori con il nome di Shōson, utilizzando in segno di stima e secondo una delle pratiche dell’epoca, il primo ideogramma del nome di Watanabe.

Grazie alla collaborazione con Watanabe e al sostegno e alla promozione delle sue opere da parte di Ernest Fenollosa le opere di Ohara furono diffuse ed esposte all’estero e le sue stampe furono apprezzate e vendute con successo nel mercato occidentale in particolare negli Stati Uniti.[3] Le sue silografie sono conseguentemente molto presenti nelle collezioni pubbliche e private del territorio statunitense e diffuse nelle opere editoriali sulla storia della silografia giapponese.[4]

Fu nominato professore al nuovo Istituto di Belle arti di Tokyo e consulente per il Museo nazionale di Tokyo.[4]

Collaborò anche con l’editore Kawaguchi, firmando le opere da lui edite con il nome di Hōson.

Morì a Tokyo nel 1945.


Soggetti e stile


La fonte di ispirazione primaria di Ohara Koson è rappresentata dalla natura[5], soprattutto piante e animali che ritrae con grande capacità tecnica e in modo naturalistico con particolare attenzione al dettaglio, grazie alle ottime conoscenze botaniche, ornitologiche e zoologiche e alla osservazione diretta dei soggetti.[5]

Infatti se buona parte delle sue realizzazioni riguarda l’ambito tradizionale del kachō-e, (uccelli e fiori), questo deve essere interpretato in senso esteso in quanto include molte forme di altri animali: libellule, carpe, rane, etc.[4] Rara l’illustrazione della figura umana che compare come elemento secondario di un paesaggio.[6] Spesso le sue composizioni sono essenziali riproducendo un solo uccello e un solo ramo sul quale appoggia o verso il quale è in volo; la composizione utilizza prevalentemente il formato alto e stretto, di derivazione dal rotolo verticale. Pur utilizzando la tecnica tradizionale dell’incisione su tavola lignea, fu influenzato dalla conoscenza delle caratteristiche di precisione e espressività dell’incisione su rame propria dell’arte europea, come del resto altri artisti suoi contemporanei. In particolare è evidente nella morbidezza e sottigliezza delle linee dei contorni.

Rane all’incontro di sumo, 1932, stampa silografica, 23,8 x 33,3 cm, Smithsonian Institution, Washington. Qui la foglia individua l’arbitro che normalmente impugna un ventaglio.
Rane all’incontro di sumo, 1932, stampa silografica, 23,8 x 33,3 cm, Smithsonian Institution, Washington. Qui la foglia individua l’arbitro che normalmente impugna un ventaglio.

Una componente presente frequentemente nelle sue opere è la ricerca di un fattore di contrasto che individua nel colore (contrasto di bianco e nero per esempio nella rappresentazione di un grande corvo nero su un ramo di piccoli fiori di ciliegio bianchi) oppure il contrasto di peso, leggero-pesante (per esempio nella composizione con un uccello di grandi dimensioni su un ramo coperto di neve fresca).[7] Nell’ampio utilizzo della raffigurazione di uccelli e animali, le stampe possono esprimere l’intento di comunicare o comunque di associare contesti e riferimenti buddisti, come nelle numerose stampe di aironi, nel buddismo simbolo di purezza, che si stagliano contro il nero della notte o la rigidità di uno sfondo di canne palustri; altro tema buddista è nella tipica rappresentazione della scimmia tesa verso il riflesso della luna nell’acqua.[8]

Koson praticò anche l’illustrazione non naturalistica del mondo animale la cui fonte risale ai miti, alle leggende locali e alla tradizione del chōjū-giga con una raffigurazione antropomorfa degli animali, talvolta con intento satirico delle debolezze umane[9] quale la serie delle rane per un rotolo orizzontale in cui raffigura un incontro di lotta sumo.

Sebbene conosciuto principalmente per le silografie, Koson fu anche pittore e acquarellista, prevalentemente su seta.


Galleria d'immagini



Note


  1. N. Delay, p. 3.
  2. James T. Ulak, p. 87.
  3. James T. Ulak, p. 83.
  4. Hugo Munsterberg, p. 160.
  5. N. Delay, p. 1.
  6. N. Delay, p. 2.
  7. James T. Ulak, p. 88.
  8. James T. Ulak, p. 95.
  9. James T. Ulak, p. 90.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 74771114 · ISNI (EN) 0000 0000 5340 0666 · Europeana agent/base/33299 · ULAN (EN) 500331236 · LCCN (EN) no2002001742 · GND (DE) 123884446 · BNF (FR) cb14474543g (data) · J9U (EN, HE) 987007434850305171 (topic) · NDL (EN, JA) 00739910 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2002001742

На других языках


[de] Ohara Koson

Ohara Koson (japanisch 小原 古邨, eigentlicher Vorname 又雄, Matao; in späteren Jahren auch Shōson (祥邨) und Hōson (豊屯); * 9. Februar 1877 in Kanazawa; † 1945) war ein japanischer Maler, der in einem modernisierten Ukiyoe-Stil sich mit dem klassischen Themen wie „Blume und Vögel“ (花鳥画, kachō-ga) beschäftigte.

[fr] Koson Ohara

Ohara Koson est un artiste japonais né en 1877 et mort en 1945, aussi connu sous les noms de Ohara Shoson et Ohara Hoson. Il était peintre de Kacho-e (illustrations d'oiseaux et de fleurs) et spécialiste de scènes de nature.
- [it] Koson Ohara

[ru] Охара, Косон

Косон Охара (яп. 小原 古邨 Охара Косон, род. 1877 — ум. 1945; наст. имя Матао Охара) — японский художник и гравёр конца XIX — начала XX века.



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