Lucano da Imola, o Sagio che sta per Gaggio località nelle vicinanze di Imola (Gaggio di Fontanelice, 1495 circa – Imola, 1566), è stato un pittore italiano.
Lucano da Imola o de Sagio località inprossimità di Imola tradotta in Gaggio, figlio di Giovanni Battista, detto Zotto anche lui pittore e nominato castellano di Monte Battaglia negli ultimi anni del XV secolo da Caterina Sforza[1]. La famiglia era chiamata degli Zotti, diventando poi Nobili dopo che i membri vennero nominati dal consiglio comunale di Imola Nobili di Gaggio il 22 giugno 1520. Lucano prese però il nome dal suo luogo di nascita, la parrocchia di Gaggio, borgo sito nella valle del Santerno (frazione di Fontanelice), anche se si autodefinì Bergomi Habitator. Giunse a Bergamo intorno al 1529, forse accompagnato dal fratello Silvio, che in quell'anno incontriamo a Lovere come procuratore del vescovo di Parma. A Bergamo Lucano si era risposato con Caterina Carrara che tuttavia non risulterebbe essere la madre di Michele e Raffaele, figli di Lucano, il primo dei quali compare in molti documenti bergamaschi anche dopo la morte del padre.
Iniziò a dipingere a Imola nella bottega di pittura del padre, ma i suoi più grandi lavori gli furono commissionati a Bergamo e nella provincia, dalle congregazioni ecclesiastiche[2] e da famiglie nobili bergamasche[3]. La documentazione rimasta del pagamento dei disegni commissionatigli per il Coro in Santa Maria Maggiore di Bergamo[4][5] testimonia la sua presenza nella bergamasca nel 1532, dove sono ancora conservati i suoi disegni[6].
Anche se poco si conosce della vita di questo pittore, si sa che visse con la famiglia e lavorò per decenni nella bergamasca[7]: numerosi sono infatti gli affreschi, anche se ora non tutti in buono stato di conservazione.
Fece ritorno a Imola nel 1565, dove morì nel 1566.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20737421 · CERL cnp00495672 · WorldCat Identities (EN) viaf-20737421 |
---|
![]() | ![]() |