Maestro di Offida (Offida, ... – ...; fl.XIV secolo) è il nome convenzionale con il quale viene identificato un anonimo pittoreitaliano attivo tra la metà del XIV secolo e forse gli inizi del XV secolo.
La Natività, Basilica della Santissima Annunziata (Montecosaro)
Il Maestro di Offida avrebbe affiancato, da giovane il Maestro del polittico di Ascoli in un affresco con Crocifissione recentemente scoperto nell'atrio della cattedrale di Ascoli Piceno[1]. Dalle Marche meridionali, in seguito si sarebbe spostato in Abruzzo fino in Basilicata.
Un elemento distintivo che permette di riconosce le opere di questo pittore è costituito dal modo di rappresentare i raggi delle aureole dei santi[2].
Si sarebbe trattato forse di un monaco, che avrebbe dipinto in uno stile derivato da una trasposizione dell'eredità giottesca[3].
Opere
Gli sono attribuite numerose opere, in prevalenza affreschi e solo due tavole:
frammento di affresco sulla parete del coro del duomo di San Berardo a Teramo, datato forse agli anni '40 del XIV secolo[4];
affreschi riscoperti nel 1905 sulla controffacciata del duomo di Atri[5];
affresco della chiesa dei Santi Salvatore e Nicola a Canzano[6];
affresco con Crocifissione in un ambiente alla base del campanile della chiesa di Santa Maria al Chienti a Montecosaro Scalo, datato intorno al 1360[7];
diversi affreschi nella chiesa di Santa Maria della Rocca ad Offida[8], tra i quali, quelli del transetto sono datati da un'iscrizione dipinta al 1367[9];
affreschi con Annunciazione, santa Caterina e committenti e con Processione di Vergini Martiri dalle vesti bianche nel monastero delle monache benedettine di San Marco, ancora a Offida[10];
affreschi nell'abside della chiesa di San Francesco a Montefiore dell'Aso[11];
affreschi con Storie di papa Silvestro nella cripta dei Santi Vincenzo e Anastasio ad Ascoli Piceno[12];
affresco con la Madonna del latte nella chiesa di San Tommaso ad Ascoli Piceno[12];
affresco con scene della vita di Gesù nella Collegiata di San Michele Arcangelo a Città Sant'Angelo;
tavola dipinta a tempera con Madonna in trono con Bambino, detta Madonna Nera di Costantinopoli, proveniente dalla chiesa della Santissima Annunziata di Penne e attualmente conservata nel Museo nazionale d'Abruzzo a L'Aquila[13];
affreschi del ciclo di San Tommaso (1423-1425) nella navata destra della chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino;
scene cristologiche e mariane (1428) nella navata destra della Chiesa in Piano a Loreto Aprutino;
Giudizio Particolare o Giudizio Universale (1429) in controfacciata della chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino[14];
trittico della Vergine col Bambino nella Chiesa di Santa Maria Maggiore in Rabatana a Tursi (in Basilicata[15]);
affreschi attribuiti alla cerchia del maestro di Offida nella chiesa di San Giovanni a Monterubbiano[12].
Francesco Aceto, La cattedrale di TeramoArchiviato il 3 giugno 2007 in Internet Archive. (testo per un calendario artistico della Cassa di risparmio della provincia di Teramo del 2003), capitolo "L'allestimento decorativo e i tesori".
Giovanni Lattanzi, Il Duomo di Atri sulla rivista on-line AbruzzoCultura (maggio 2007). Nell'articolo si riferisce di una possibile identificazione del Maestro di Offida con il pittore Luca di Atri.
Scheda sugli affreschi della chiesa di San Salvatore a Canzano sul sito della Regione Abruzzo, sezione cultura, con iscrizione dipinta che riporta lacunosa una data, interpretata da diversi studiosi come 1334 o 1338, come 1379 o 1389, o ancora come 1427 o 1429
Gli affreschi della chiesa sono citati in Sulle tracce del Maestro di OffidaArchiviato il 19 luglio 2007 in Internet Archive. sul sito dell'Associazione guide turistiche e naturalistiche, accompagnatori turistici di Ascoli Piceno.
S. Dell'Orso , Il “Ponte della prova”. Un affresco nella chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino e la rappresentazione del “Purgatorio”, in “Arte Cristiana” 1988,p 334.
A. Grelle, Arte in Basilicata. Rinvenimenti e restauri, Roma 1981, pp. 40, 161-164; F Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Il Sud angioino e aragonese, Roma 1998, pp. 75-76, 87.
Bibliografia
A. Tartuferi, "Qualche osservazione sul Maestro di Offida e alcuni appunti sulla pittura del Trecento nell'Abruzzo teramano", in Arte Cristiana 88/799, 2000, pp.249–258
S. Papetti, Un artista itinerante fra le Marche e l'Abruzzo: il Maestro di Offida, in Le vie e la civiltà dei pellegrinaggi nell'Italia centrale, Spoleto 2000, ISBN 88-7988-299-6
P. Leone de Castris, in Documenti dell'Abruzzo Teramano. Dalla Valle del Piomba alla valle del basso Pescara, Pescara 2001, pp.215–225.
Scheda sul Maestro di Offida sul sito del comune di Offida. Le informazioni del sito sono a loro volta tratte da G. Crocetti, Pittori del quattrocento nelle chiese farfensi delle Marche, in Aspetti e problemi del Monachesimo nelle Marche, 1982. (vedi anche Scheda sugli affreschi di Santa Maria della Rocca sullo stesso sito.
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