Fu Garrison (1949) a raccogliere attorno a questo nome convenzionale un gruppo di cinque dipinti duecenteschi del territorio senese, che rappresentano tra le prime testimonianze di pittura in quella zona. La sua ipotesi è poi stata ampiamente accolta dalla critica successiva ponendo il Maestro di Tressa come il più importante esponente della pittura del primo Duecento a Siena, ancora romanica ma con alcuni influssi bizantini, prima dell'arrivo delle novità più pienamente bizantine portate da Coppo di Marcovaldo.
Opere
Paliotto del Salvatore, datato 1215, è la più antica opera documentata della scuola senese; Siena, Pinacoteca nazionale, n. 1
In passato gli è stata attribuita anche la Croce di Santa Chiara (Pinacoteca nazionale di Siena n. 597), oggi riferita a un altro pittore anonimo tra il Maestro di Tressa e il Maestro di San Pietro in Villore.
Bibliografia
Edward B. Garrison, Italian Romenesque Panel Painting: An Illustrated Index, Firenze 1949.
Luciano Cateni, Maria Pia Lippi Mazzieri, Duccio, Simone, Pietro, Ambrogio e la grande stagione della pittura senese, Siena, Betti Editrice, 2012, ISBN978-88-7576-259-9.
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