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Marianne Van Hirtum[1] (Namur, 20 luglio 1935Parigi, 11 giugno 1988) è stata una scrittrice, pittrice e scultrice belga legata al surrealismo.


Biografia


Era la figlia del dottor Louis Van Hirtum, medico a capo del sanatorio di Beau Vallon, ospedale psichiatrico presso il quale Marianne trascorse l'intera infanzia.[2]

Dal 1952 visse fra Bruxelles e Parigi, dove prese inizialmente contatto con l'editore Pierre Seghers e lo scrittore Jean Paulhan; grazie a quest'ultimo in seguito pubblicò presso Gallimard la raccolta Les Insolites.[3]

Nell'aprile del 1955 Marianne inviò alcune poesie ad André Breton, dal quale ebbe pronta risposta.[4] Nel 1956 allestì la prima mostra personale presso la galleria Adrienne Monnier, esponendo opere a guazzo e manichini dettati dalla stessa ispirazione delle prime poesie. Nel 1958 si unì al gruppo surrealista parigino,[5], e l'anno successivo partecipò all'Esposizione internazionale surrealista E.R.O.S. (Exposition inteRnatiOnale du Surréalisme) presso la galleria Daniel Cordier, inaugurata il 2 dicembre 1959.

Dagli anni sessanta si dedicò a scultura, pittura e disegno utilizzando la tecnica puntinista, e realizzando opere che espose nel 1970 a Parigi.[6].

Dopo la morte di Breton nel 1966 Marianne collaborò al Bulletin de liaison surréaliste (BLS), ed in seguito alla rivista Surréalisme insieme ai poeti Vincent Bounoure, Jean-Louis Bédouin e Joyce Mansour ed ai pittori Jean Benoît e Jorge Camacho.

In quel periodo abitava in un appartamento parigino circondata da arredi funebri e da animali esotici, in particolare rettili, che stupivano i visitatori.[7][8]

Nel 1976 pubblicò La Nuit mathématique,[9] una raccolta di poesie di cui Jean-Louis Bédouin apprezzò densità e profondità.[10].

Negli anni ottanta si legò sentimentalmente allo scrittore e pittore surrealista Charles Duits.

Nel 1990 vennero pubblicate postume alcune poesie tradotte in inglese da Guy Flandre e Peter Wood, raccolte con il titolo John the Pelican ed illustrate con sei disegni dell'autrice. Nel 1991 uscirono tramite le edizioni Hourglass i racconti Proteus Volens e Fantôme du quai Anatole.


Alcune raccolte di poesie



Esposizioni



Mostre personali



Mostre collettive



Note


  1. Le fonti differiscono sia sulla trascrizione, sia sulla stessa presenza di "Van": sul testo di Biro & Passeron è indicato con la "v" minuscola, su quello di Colvile con la maiuscola, mentre è omesso sul WBIS, World Biographical Index di Saur.
  2. Colvile, p. 46.
  3. Hirtum, 1956.
  4. Dalle lettere di Marianne Van Hirtum ad André Breton, conservate presso la Biblioteca Doucet di Parigi, come da catalogo.
  5. Una poesia di Marianne Van Hirtum venne pubblicata su Bief.
  6. Presentate da un testo firmato da Bounoure.
  7. Caroutch.
  8. Camus.
  9. Hirtum, 1976.
  10. Bédouin, p. 11.
  11. Con presentazione di Bounoure

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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[en] Marianne Van Hirtum

Marianne Van Hirtum (20 July 1935 – 11 June 1988) was a Belgian author writing in the French language, connected with the surrealist movement.

[fr] Marianne Van Hirtum

Marianne Van Hirtum, née à Namur (Saint-Servais, Bricniot) le 20 juillet 1935 et morte à Paris le 11 juin 1988, était une poétesse, écrivaine, peintre et sculptrice belge liée au surréalisme.
- [it] Marianne Van Hirtum



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