Marietta Robusti, detta la Tintoretta (Venezia, 1554 circa – Mantova, 1590), è stata una pittrice italiana.
La veneziana Marietta Robusti, detta “la Tintoretta”, era la primogenita di Jacopo Robusti, il Tintoretto. Era nata (nel 1554 o nel 1560) da una relazione, precedente al matrimonio con Faustina Episcopi, con una donna di origine tedesca, il cui nome sembra fosse Cornelia, e che morì quando marietta era ancira piccola.[1] La bambina fu molto amata dal padre e fin da piccola lo accompagnava in bottega vestendosi da maschietto. Il padre la portava con sé ovunque, le insegnò l'arte di dipingere e disegnare, facendone il so principale collaboratore, che l'assistette in varie opere. Oltre che pittrice Marietta fu una musicista, sia strumentale che vocale ed ebbe come maestro Giulio Zacchino. Famoso è il suo autoritratto con madrigale del 1578, ora conservato presso la Galleria degli Uffizi.[2]
Valente ritrattista, fu richiesta come pittrice di corte sia da Filippo II, re di Spagna (il quale ebbe altre ottime donne artiste alla sua corte, come per esempio Sofonisba Anguissola, un’altra famosa pittrice italiana), che da Massimiliano II d'Austria. Il padre, tuttavia, non la lasciò partire e cercò, anzi, di farla sposare molto giovane, pensando magari di sistemarla e di dare un po' di serenità alla sua vita, in modo che potesse continuare a fare la sua arte. La maritò piuttosto frettolosamente con un gioielliere tedesco, Marco Augusta (il matrimonio venne celebrato fra maggio e novembre 1578) ed ebbe da lui una figlia che chiamò Orsola Benvenuta che fu battezzata 9 aprile 1580.[3]
Marietta morì all'età di circa trent'anni, non si sa se di parto o per un tumore, mentre si trovava a Mantova assieme al padre Jacopo, ospite del Duca. È tumulata a Venezia, nella chiesa della Madonna dell'Orto, dove in seguito venne sepolto anche il padre e il fratello Donato.
La leggenda che Jacopo avesse ritratto la figlia sul letto di morte ebbe un certo fascino in epoca romantica: la scena fu anche soggetto di alcuni dipinti di cui il più noto rimane quello di Léon Cogniet.
Marietta Robusti non ha molte opere a lei attribuite, forse perché sono ancora adesso assegnate ai più famosi padre e fratello (Domenico). Visti i costumi dell'epoca è ragionevole ipotizzare che collaborasse attivamente nella bottega di Jacopo. Carlo Ridolfi, nel suo famoso saggio sui pittori veneti, le dedica un capitolo e afferma che fece numerosi ritratti di dame e gentiluomini veneziani. Le attribuisce il ritratto di Jacopo Strada, architetto e antiquario famoso per i suoi lavori per l'imperatore Massimiliano II.[4] Quadro generalmente a lei riconosciuto è l'Autoritratto con madrigale degli Uffizi. Altra opera a lei attribuita è l'olio su tela, rappresentante una figura femminile (Autoritratto ?) della Galleria Borghese di Roma.[5] Al Museo del Prado è catalogato come suo un ritratto di Dama veneziana.
Gli studiosi d'arte stanno analizzando numerose opere attribuite attualmente al padre o alla sua bottega, per cercare d'inidividuare quelle effettivamente realizzate da Marietta Robusti.[6]
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