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Nicolò da Voltri (Voltri, ... – ...; fl. XIV-XV secolo) è stato un pittore italiano attivo a Genova fra il 1394 e il 1417.

'Madonna col Bambino', di Nicolò da Voltri, fine del XIV secolo, San Donato (Genova)
'Madonna col Bambino', di Nicolò da Voltri, fine del XIV secolo, San Donato (Genova)

Biografia


Fu uno dei maggiori pittori liguri in un'epoca in cui i principali pittori attivi in Liguria erano toscani. Sulla sua vita conosciamo soltanto notizie frammentarie. Sappiamo da un documento del 1385 che era pittore e cittadino genovese, e la sua bottega si trovava sotto il portico dell'arcivescovado dove sarà ancora nel 1417, come attesta l'ultimo contratto per il polittico perduto della chiesa di Sant'Olcese in Val Polcevera.

Il pittore è ricordato nei documenti genovesi a partire dal 18 luglio 1394; in tale data infatti il suo nome ricorre nell'atto in cui Taddeo di Bartolo libera il bandieraio Benedetto d’Albenga da ogni vincolo derivante dalla garanzia a lui richiesta dal prete Simone da Vercelli al momento della commissione di due polittici per la chiesa di San Luca a Genova.

Nel 1401 firma e data il polittico dell'Annunciazione già a Genova nella chiesa delle Vigne e ora nella Pinacoteca Vaticana e, nello stesso anno, si impegna a Genova con Antonio Bonifazi, priore della Cattedrale di Nizza, a realizzare un grande tabernacolo ligneo. Quest'opera, anch'essa perduta, eseguita a Genova e spedita via mare, dovette esercitare un notevole influsso sullo sviluppo dell'arte locale. La notizia riferita da critici dell'arte nei primi anni del Novecento secondo la quale l'artista avrebbe collaborato alla decorazione delle chiese nizzarde di Santa Maria e di San Francesco non trova alcun riscontro documentario e fu probabilmente dovuta ad una superficiale lettura dell'Alizeri.

Ciò nonostante fu ripresa dalla più recente letteratura critica sul pittore. Nel 1415 Nicolò è citato tra i pittori riunitisi nella bottega di Giovanni da Nervi, cooptato in qualità di elettore dei Consoli dell'Arte a riformare lo Statuto dei pittori e degli scudai. Chiamato dunque in anni avanzati ad un incarico di non poco conto, dovette godere, come dimostra il cospicuo numero di opere pervenuteci di una certa fama all'interno del mercato ligure nonostante la sua scarsa autonomia culturale e la conseguente dipendenza stilistica dagli artisti presenti in città. A tal proposito circa l'ascendente che secondo alcuni avrebbe esercitato sulla sua formazione l'arte di Barnaba da Modena non si evidenzia che qualche minima traccia nelle sue opere, mentre è evidente il fortissimo influsso di Taddeo di Bartolo, che dominò lo stile di Nicolò.

Nella Madonna con il Bambino della chiesa genovese di San Donato, Nicolò sembra risentire timidamente dei modelli di Taddeo, con il quale era in contatto almeno dal 1394, e di cui accoglierà appieno lo stile nel polittico di San Colombano in trono tra i santi Bernardo, Giovanni Battista, Pietro e Benedetto, realizzato per la Chiesa di San Colombano, scomparti, ora separati e di cui oggi il S. Colombano ed i santi al Museo di Sant'Agostino, mentre altre parti separate della stessa predella, con figure di apostoli, sono conservati a Genova, al Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, al Museo diocesano di Albenga, ed alla chiesa dell'Assunta a Diano Castello, nei pressi di Imperia[1][2][3].

Nel polittico dell'Annunciazione già presente nella chiesa delle Vigne ed ora alla Pinacoteca Vaticana, datato 1401, il pittore dichiara di aderire a nuovi stimoli culturali, più ornati ed eleganti, legati a quella declinazione del gusto che si era affacciata sul mercato genovese soprattutto ad opera di artisti pisani e soprattutto senesi.

I suoi ultimi quadri mostrano anche una chiara influenza dei pittori pisani attivi in Liguria soprattutto fra il 1410 e il 1420. Fra questi anche la Madonna di Baltimora, ricollegabile anche ai modi del pisano Turino Vanni, e perciò databile dopo il 1405.


Opere


Molte opere di Nicolò da Voltri sono andate perdute.


Note


  1. Nicolò da Voltri su Treccani.it
  2. P. Rotondi, Nicolò da Voltri, Taddeo di Bartolo e C. nella chiesa di S. Colombano a Genova, Genova 37, 1960, 2, pp. 12-19
  3. Margherita Orsero, Nuove indagini sul Polittico di Nicolò da Voltri per la chiesa di San Colombano in Genova, in Arte e letteratura a Genova fra XIII e XV secolo: temi e intersezioni a cura di Gianluca Ameri - Genova, 2017, p. 139-163
  4. Il committente sarebbe stato il mercante genovese G.B. Grisulfi, che risiedette a Palermo proprio in quegli anni.

Bibliografia



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[en] Nicolò da Voltri

Nicolò da Voltri was an Italian painter who was active in Genoa from 1394 to 1417. He was the most important native painter in Liguria, a coastal region of northwestern Italy. His early development took place, probably in the 1370s, in the circle of Barnaba da Modena, who was active in Liguria between 1361 and 1383. Da Voltri was influenced by the Sienese School painter Taddeo di Bartolo, who was in Liguria between 1393 and 1398. Da Voltri's later paintings show clear influence of the Pisan painters working in Liguria between 1410 and 1420.

[fr] Nicolò da Voltri

Nicolò da Voltri est un peintre italien, né à Voltri, de nos jours un quartier de la ville de Gênes, qui a été actif à Gênes de 1394 à 1417. Il est considéré comme l'un des peintres les plus importants natifs de la Ligurie.
- [it] Nicolò da Voltri



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