Nicomacodi Tebe (Tebe, IV secolo a.C. – IV secolo a.C.) è stato un pittoregreco antico attivo tra il 370 e il 330 a.C., appartenente alla scuola pittorica tebano-attica.
Gli viene attribuita la decorazione della tomba di Persefone (Tomba I) a Verghina, dove il ratto di Persefone viene collegato al dipinto con lo stesso soggetto che Plinio gli attribuisce e che dice essere stato trasportato a Roma nel tempio di Minerva sul Campidoglio.[1]
L'opera di Verghina viene inoltre collegata a livello stilistico e compositivo con la copia a mosaico della battaglia di Isso, il cui originale si attribuisce a Filosseno, confermando in questo modo l'appartenenza delle due composizioni originali e dei rispettivi autori ad una stessa bottega.
Nello stesso luogo Plinio attribuisce a Nicomaco una estrema velocità di esecuzione, caratteristica che può essere associata all'attività di frescante e all'utilizzo di "cartoni" che permettevano di riprodurre schemi compositivi simili per soggetti differenti.
(EN) William Smith (a cura di), Nicomachus, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
Paolo Moreno, Arte greca: Pittura, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale: Secondo supplemento, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994.
Paolo Moreno, Nikomachos 1, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale: Secondo supplemento, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1996.
Collegamenti esterni
Nicòmaco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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