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Oscar Di Prata (Brescia, 10 agosto 1910Brescia, 5 gennaio 2006) è stato un pittore italiano.

È stato uno dei più noti artisti bresciani del Novecento ed è stato allievo di Gaetano Cresseri e Giuseppe Trainini. Particolarmente noto per i suoi affreschi e mosaici.
Durante la Seconda guerra mondiale fu prima combattente e poi prigioniero di guerra a Yol, alle pendici dell'Himalaya.


Biografia


Nato a Brescia da genitori di origine friulana, Di Prata frequenta le scuole elementari nella città lombarda. Durante l'adolescenza si interesserà di letteratura, disegno e pittura. A diciotto anni si iscrive all'Accademia di belle arti di Venezia, dove emerge il suo talento per la pittura.

Verso la metà degli anni trenta la sua personalità di pittore giunge a piena maturazione; un gerarca fascista lo invita a partecipare ad un concorso pittorico a tema libero, svoltosi a Roma, dove il pittore vince un premio ed ottiene recensioni positive dai quotidiani nazionali.

Negli anni immediatamente precedenti alla seconda guerra mondiale espone a Brescia, Milano e Genova, ottenendo l'apprezzamento della critica. Durante la guerra, Di Prata combatte come Tenente dei Bersaglieri in Africa, portando con sé l'occorrente per dipingere; viene fatto prigioniero e recluso in India.

Finita la guerra, Di Prata torna a Brescia, dove riprende l'attività in un nuovo studio. In seguito viaggia in Francia e nei Paesi Bassi, dove dipinge vari paesaggi che ritraggono Parigi ed Amsterdam. A partire dagli anni cinquanta Di Prata arriva a sfiorare l'astrattismo, seguendo l'esempio di Nicolas De Staël, e si fa più evidente la sua profonda religiosità.

Verso la fine del secolo, la sua pittura torna a farsi gaia, riallacciandosi quasi al passato.


Mostre e Premi


Tra le altre mostre partecipa alla III° e VI° Quadriennale di Roma[1], nel 1934 vince il Premio del Garda[2], nel 1938 vince il premio Magnocavallo[3], nel 1949 vince il Premio nazionale di pittura San Remo[4], nel 1951 è tra i vincitori del premio Golfo di La spezia con l'opera Case a Porto Venere[5], nel 1957 viene premiato con l'Opera attese in Miniera al X° Suzzara[6].


Opere pubbliche



Dipinti



Note


  1. [in sito ufficiale quadriennale di Roma voce Oscar di Prata http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=20482&ricerca=]
  2. [in Il Popolo di Brescia=5 ottobre 1934]
  3. [ in portale istituzionale comune di Brescia http://www.comune.brescia.it/servizi/cimiteri/famedio/personaggiillustri/19992015/Pagine/Oscar-Di-Prata.aspx]
  4. [in Nuovo Eco della Riviera, San Remo, anno XXXIV.]
  5. [in a cura di Marzia Ratti, Premio del Golfo 1949-1965, sedici anni di pittura e di critica in Italia. I. Le mostre di Lerici 1949-1952., ed. Silvana Editoriale, Milano 1999.]
  6. [in sito ufficiale galleria premio Suzzara http://www.premiosuzzara.it/opere-autori/321/id/attesa-alla-miniera.html]
  7. Oscar Di Prata, (a cura di) Maurizio Bernardelli Curuz, Gli angeli e i demoni. Drammi e speranze del Novecento. Milano, Silvana Editoriale, 2010

Bibliografia



Collegamenti esterni


Sito ufficiale di Oscar Di Prata

Controllo di autoritàVIAF (EN) 8461946 · ISNI (EN) 0000 0000 7101 0151 · LCCN (EN) n97102299 · WorldCat Identities (EN) lccn-n97102299
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