Pietro Micheli (Firenze, ottobre 1685 – Imola, 10 aprile 1750) è stato un pittore italiano della scuola forlivese.
Discendente da una famiglia nobile (Micheli Sanese), era figlio dell'avvocato Annibale Micheli da Torrita di Siena e di Caterina Banzi da Firenze[1].
Lauratosi anch'egli in legge, preferì l'attività pittorica, svolta a Forlì. Lasciò molte opere a olio e a tempera, nonché una serie di schizzi spiritosi e caricature[2], attualmente conservati presso la Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena (provenienti da casa Ercolani di Torrita di Siena).
Tra i suoi allievi si ricorda il forlivese Antonio Belloni.
Morì in odore di santità[2] nel convento dei padri Cappuccini di Imola, ai quali era legato da devozione, e venne tumulato nella chiesa del convento vestito da frate cappuccino.
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