Riccardo Cessi (Dosolo, 1840 – Padova, 27 febbraio 1913) è stato un pittore italiano, attivo principalmente in Veneto.
Di origini mantovane[1], nacque a Dosolo nel 1840.[2] Dopo aver approfondito gli studi all'Accademia di belle arti di Brera, alla fine degli anni settanta del XIX secolo si trasferisce a Rovigo, dove raggiunge l'apice della sua carriera.[1]
Dipinse cori e cappelle a Rovigo,[3] realizzando nel capoluogo polesano gli affreschi, tra gli altri, della chiesa di San Michele e della chiesa di Sant'Antonio Abate (più nota in città come San Domenico). Altre opere includono gli affreschi della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Pincara, e della chiesa di San Martino, nel sestiere di Castello a Venezia.[2] Fu anche ritrattista, e dipinse, tra gli altri, un ritratto di Alessandro Manzoni, ora appartenente ai discendenti del pittore.[2] Portò quasi a termine un'illustrazione della Divina Commedia ad acquerello.[2] Un altro ritratto di Manzoni, a penna, è al Liceo Manzoni di Milano. Un ritratto a penna di Ludovico Ariosto è ora al Palazzo Municipale di Ferrara.[2]
Del suo lavoro si affermò che era capace di "combinare fedeltà illustrativa e lirismo".[1] Ebbe soprattutto commissioni ecclesiastiche, dipingendo scene bibliche. Fu con le opere dipinte per la Chiesa che raggiunse i suoi maggiori successi, essendo in grado di combinare le sue moderne conoscenze accademiche ai classici.[1]
Fu insegnante di disegno nella scuola normale femminile di Rovigo, di cui fu nominata prima direttrice la giovane Emma Tettoni. allieva di Carducci. Fondò una scuola di disegno a Lendinara nel 1868, e un'altra a Polesella. Riuscì a raggruppare un gran numero di adepti, e continuò a dipingere molte chiese della zona.[1]
La moglie Clementina Moretti diede alla luce Roberto, nato nel 1885 a Rovigo, che da adulto divenne un noto storico.[4]
Morì a Padova il 27 febbraio 1913.[2]
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