Rodolfo Fantuzzi (Bologna, 5 maggio 1779[1] – Bologna, 1832) è stato un pittore italiano.
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Allievo precoce e talentuoso di Vincenzo Martinelli, viene indicato da Pietro Giordani come ispiratore del cambiamento di stile del maestro, con una svolta in senso «classicista e normalizzatrice».[2]
Fantuzzi acquista notorietà come paesista specializzato nella pittura decorativa parietale, in voga a Bologna tra la prima metà del XVII secolo e la metà del XIX.[3]
In particolare, a Bologna Fantuzzi realizza la stanza paese a Palazzo Hercolani, caratterizzata da un effetto illusionistico e preromantico.[4]
Le Collezioni comunali d'arte conservano una sua Veduta all'ingresso di Villa Borghese, mentre due suoi paesaggi sono a palazzo Davia Bargellini nelle collezioni del Museo civico d'arte industriale. Ha realizzato vari monumenti funebri anche alla Certosa di Bologna in collaborazione con Giovanni Putti, Giacomo Savini e/o Flaminio Minozzi.
Già membro dell'Accademia Clementina, è stato professore e segretario all'Accademia di belle arti di Bologna.[3]
Morto per «improvviso morbo» nel 1832. Fantuzzi è sepolto in Certosa, nella Galleria degli Angeli.[3]
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