Stefano da Putignano (Putignano, 1470 circa – 1539 circa) è stato uno scultoreitaliano, attivo tra il XV e il XVI secolo, artista di spicco del primo rinascimento meridionale.
Grottaglie, chiesa del Carmine, Presepe (1530) in pietra policromata.
Biografia
Cisternino, Chiesa di San Nicola, Santa Maria di Costantinopoli (1517)Museo diocesano di Bitonto, Santi Cosma e Damiano di Stefano da Putignano
L'artista, originario di Putignano, operò in Puglia e in Basilicata lasciando testimonianze scultoree in pietra locale di grande pregio. Poco si sa delle vicende biografiche e della sua formazione di artista.
La sua lunga attività artistica è compresa tra il 1490 e il 1538, in base alle date che lo scultore ha lasciato insieme alla firma sulle sue opere.
Opere
Putignano, chiesa madre di San Pietro: statue di San Sebastiano e di San Pietro (nella prima compare la data incompleta 149-, che la documenta come opera degli esordi di Stefano).
Putignano, cripta di San Michele: statua di San Michele.
Monopoli, cattedrale: statue di Santi nel muraglione esterno della piazza[1].
Monopoli, chiesa di San Domenico: statue sulla facciata[2].
Polignano a Mare, chiesa matrice di santa Maria Assunta: Presepe in pietra dipinta[3];Madonna col Bambino in trono; Pietà e san Vito martire tutte in pietra locale.
Turi, chiesa madre di Santa Maria Assunta: Madonna col Bambino in trono detta la Madonna di Terrarossa, i Santi Medici e il complesso scultoreo della Trinità (1506)[4].
Bitonto, chiesa di Sant'Egidio Abate: Madonna col Bambino[5].
Bitonto, museo diocesano: statue dei Santi Cosma e Damiano (fine secolo XV); Statue da presepe (1480 ca).
Matera, chiesa di San Domenico: statue della Madonna della Salute e di San Pietro martire che sono state di recente restaurate e che hanno rivelato la firma di Stefano (STEPHANUS APULIAE POTINIANI) e la data 1517.
Matera, chiesa di San Francesco: statua di Sant'Antonio di Padova.
Nardò, chiesa di Sant'Antonio da Padova (la cui architettura originaria tardoquattrocentesca potrebbe rimandare allo stesso Stefano): statue di Sant'Antonio da Padova (1514) e di San Francesco d'Assisi, firmate da Stefano da Putignano architectus.
Casamassima, parrocchiale di Santa Croce: Madonna che adora il Bambino in pietra[6].
Castellaneta, cattedrale: statue dei santi Pietro e Paolo[7].
Martina Franca, chiesa di Sant'Antonio: statue di San Lorenzo e di Sant'Antonio[8].
Martina Franca, collegiata di San Martino: statua di San Martino e Presepe in pietra (della scuola)[9].
Cisternino, chiesa di San Nicola: un'edicola col gruppo statuario raffigurante Santa Maria di Costantinopoli e due committenti della famiglia Longo, meglio conosciuto come La Madonna del Cardellino; alla base del bassorilievo è incisa la frase «Colui che mi ha tratto dalla pietra nel 1517 è Stefano di Putignano di Puglia»[10].
Cisternino, chiesa di san Nicola, cappella del Santo Rosario: statua in pietra del Cristo[3].
Noci, chiesa madre: statua della Madonna di Loreto, di recente restaurata[11].
Grottaglie, chiesa del Carmine: Presepio in pietra dipinta (datato 1530)[12][13].
Gioia del Colle, chiesa di San Rocco: statua di San Rocco (firmata e datata 1530)[3].
Gravina di Puglia, chiesa madre: statua di San Michele Arcangelo (1538), ultima opera documentata.
Note
Scultura del Rinascimento in Puglia.
Puglia, TCI, 2005, p. 262.
Clara Gelao, Stefano da Putignano nella scultura pugliese del Rinascimento
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