Sébastien Leclerc o Le Clerc (Metz, 26 settembre 1637 – Parigi, 25 ottobre 1714) è stato un pittore, incisore e ingegnere militare francese.
Suo padre era Laurent Leclerc (1590-1695), che lo interessò presto al disegno, seguito poi da matematica, geometria e prospettiva. Lavorò dapprima nella propria città, incidendo in una via nel 1650 (Selon Jombert) e poi Quatre écrans ronds nel 1654, Vie de saint Benoît nel 1658.
Si arruolò poi come ingegnere geografo nelle truppe del maresciallo de la Ferté e contribuì alla progettazione di fortificazioni. Abbandonò poi la posizione e si trasferì a Parigi nel 1665.
Il pittore Charles Le Brun gli consigliò di dedicarsi solo al disegno e all'incisione e non gli mancarono più clienti, compreso Colbert. Ottenne poi un alloggio ai Gobelins e uno stipendio di 600 scudi per il servizio al re. Abbandonò questo incarico nel 1800 per poter lavorare indipendentemente.
Il 16 agosto 1672 fu accettato nell'Académie royale de peinture et de sculpture. Fu fra gli artisti più prolifi del tempo, con 3 412 opere interamente di sua mano.[1]
Nel 1673 sposò la figlia di un tintore del re, Vandenkerchoven, da cui ebbe dieci figli. Il figlio Jacques-Sébastien Leclerc (1734 – 17 maggio 1785), noto come Leclerc des Gobelins, insegnò all'accademia ed è noto come pittore di scene mitologiche e di genere. Pubblicò Galerie des Modes et Costumes Français in cinque volumi.[2]
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