Volodymyr Lukyč Borovykovs'kyj, in ucraino: Володимир Лукич Боровиковський?; in russo: Владимир Лукич Боровиковский?, traslitterato: Vladimir Lukič Borovikovskij (Myrhorod, 24 luglio 1757 – San Pietroburgo, 18 aprile 1825), è stato un pittore russo e celebre soprattutto per la carriera di ritrattista.
Ritratto di Volodymyr Borovykovs'kyj eseguito da Ivan Buhajev'skyj-Blahodarnyj, allievo di Borovykovs'kyj
Biografia
Vоlоdymyr Borovyk nella località di Myrhorod (ora in Ucraina). Suo padre, Luka Borovyk, fu un appassionato pittore di icone.
Seguendo la tradizione familiare, tutti i fratelli Borovyk svolsero l'attività militare, ma Volodymyr si ritirò precocemente per dedicarsi alla carriera artistica, in particolar modo iniziando a dipingere icone per le chiese locali, affreschi per quelle di Mahilëŭ e per il convento di Torzok, oltre ad un buon numero di ritratti e disegni di argomento storico.
Probabilmente sarebbe rimasto un pittore amatoriale di provincia se un evento inaspettato non fosse accaduto a mutare la sua vita. Il suo amico Vasyl' Kapnist, durante i preparativi per la visita dell'imperatrice Caterina II nel centro di Kremenčuk dovuta alla conquista della Crimea, chiese a Borovykovs'kyj di eseguire due quadri allegorici in onore dei regnanti russi. Le opere furono accolte con un tale entusiasmo dall'imperatrice da indurla a richiedere al pittore di spostarsi fino a San Pietroburgo.[1]
Dopo il mese di settembre del 1788 il pittore iniziò il suo soggiorno a San Pietroburgo dove cambiò il suo cognome dal cosacco "Borovyk" al più aristocratico, almeno dal punto di vista fonetico, Borovikovskij. Per i suoi primi dieci anni pietroburghesi, abitò nel ritrovo di poeti, architetti e musicisti. All'età di trent'anni prese lezioni private presso il ritrattista Dmitrij Levickij e successivamente dal pittore italo-austriaco Giovanni Battista Lampi.[2]
In questa fase, pur continuando la sua carriera come pittore di tematiche storiche e religiose (Annunciazione, Costantino ed Elena), si distinse grazie ai ritratti evidenzianti un particolare gusto per i sentimenti ed i piccoli aspetti della vita quotidiana.[1]
Le sue opere più significative di questa fase creativa furono Caterina II durante la sua passeggiata mattutina a Carskoe Selo e il Ritratto di Marija Lopuchina.[2]
In una fase successiva, l'artista si accostò al neoclassicismo e nelle opere quali l'Allegoria d'inverno (1790) presentò i primi esempi realistici della vita rurale e della contadina russa.[1]
Nel 1795 divenne un accademico. Tra i suoi allievi, Aleksej Gavrilovič Venecianov, noto per i ritratti e le scene rurali.
Realizzò nel corso della sua carriera circa 500 ritratti, 400 dei quali sono sopravvissuti sino ai nostri giorni. I più significativi furono:[2]
Ritratto di Catherine II, imperatrice della Russia (1794)
Ritratto della principessa A. G. Gagarina e della principessa V. G. Gagarina (1802).
Dopor il 1819 Borovikovskij divenne membro della loggia Umirajuščego sfinksa.
Il 18 aprile 1825 morì a causa di un attacco di cuore e fu sepolto in un cimitero pietroburghese.
Opere
Caterina II a Carskoe Selo 1794
Ritratto di Dmitrij Levickij 1796
Ritratto di F. A. Borovskij. 1799
Ritratto di Paolo I di Russia 1800
Ritratto di Aleksandr Kurakin (1801-1802).
Ritratto di Marija Pavlovna di Russia, 1800
Ritratto di Gavrila Romanovič Deržavin 1811.
Ritratto di S. A. Raevskaja. 1813
Ritratto di A. G. e A. A. Lobanov-Rostovskij. 1814.
Ritratto del principe G.S. Volokonskij
Ritratto di E. A. Archarova. 1820
Note
le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p.362.
Volodymyr Lukyč Borovykovs'kyj, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 giugno 2018.
Bibliografia
(RU) T. B. Alekseeva, Vladimir Lukič Borovikovskij e la cultura russa alla fine del XVIII-XIX secolo, Mosca, 1975.
(RU) A. Serkov, Dizionario enciclopedico. L'Enciclopedia politica russa, Mosca, 2001.
(RU) L. A. Markina, Vladimir LLukič Borovikovskij. 1757-1825: per il 250º anniversario della nascita dell'artista, Mosca, 2008.
(RU) E. Stolbova e A. Maksimova, Vladimir Lukič Borovikovskij. 1757-1825. Pittura religiosa, in Almanacco / Museo Russo, n.232, San Pietroburgo, 2015, pp.513-526.
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